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Francia, torna l’incubo influenza aviaria. Il ministero: “Elevato rischio contagio”

Il rischio riguarda tutto il territorio francese. Il livello di allerta collegato al virus H5N8 è passato da “moderato” a “elevato”.
A cura di Davide Falcioni
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La Francia, alle prese con un aumento dei casi di influenza aviaria, ha deciso di innalzare il livello di allerta collegato al virus H5N8 da "moderato" a "elevato". Ad annunciarlo il Ministero dell'Agricoltura in seguito alla scoperta di "diversi focolai di influenza altamente patogena H5N8 negli allevamenti del Sud-Ovest e nella fauna selvaggia nel Pas-de-Calais e in Alta Savoia", in quest'ultimo caso non lontano dal confine italiano. Il livello di rischio, riferibile a tutto il territorio francese, è stato innalzato sulla base della "rapida evoluzione della situazione sanitaria in Francia e in diversi Paesi europei, e per la dinamica di propagazione del virus". Vi era già stato un incremento dell'allerta alcune settimane fa, allorché il rischio era passato da "trascurabile" a "moderato".

Il primo caso riscontrato di aviaria risale al 26 novembre nell'allevamento di Marck (Pas-de-Calais, nel Nord della Francia). Da quel momento in poi l'allerta è stata massima in tutti gli allevamenti, dal momento che il paese transalpino ha la più alta quantità di pollame d'Europa. La massima attenzione è stata posta soprattutto nelle zone umide, dove il rischio di contaminazione tra i volatili è più alto. Qui è la selvaggina a fare paura: questi uccelli possono essere portatori sani del virus, trasmettendolo così al pollame attraverso piume e feci.

Il dicastero all'agricoltura ha diramato anche le linee guida di protezione da applicare su tutto il territorio nazionale. Innanzitutto gli allevatori sono tenuti al confinamento degli uccelli e all'installazione di reti per impedire il contatto con specie selvatiche. L'obbligo vale per tutti gli allevamenti commerciali e per quelli da cortile (senza deroghe). Viene inoltre introdotto il divieto di riunire volatili vivi in contesti pubblici come i mercati, per evitare il rischio di contaminazioni.

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