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Francia, testimoni dell’assalto in chiesa: “Gli assalitori hanno urlato Daesh”

Lo riporta il sito web Le Point: alcuni testimoni avrebbero chiaramente sentito gli assalitori inneggiare all’Isis utilizzando l’acronimo arabo di “Daesh”. Uno dei due, inoltre, sarebbe già schedato e noto alle forze dell’ordine come potenzialmente pericoloso.
A cura di Ida Artiaco
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"Gridavano Daesh". E' questo quanto dichiarato da un testimone oculare dell'assalto di questa mattina in una chiesa di  Saint-Etienne-du Rouvray, vicino Rouen nel nord ovest della Francia. Secondo quanto riportato dal sito web Le Point, i due assalitori, prima di sgozzare il parroco ed essere uccisi dalla polizia, avrebbero inneggiato all'Isis, utilizzando l'acronimo arabo del nome, per l'appunto "Daesh". Uno dei due, inoltre, come riferisce il quotidiano locale Le Figaro citando una fonte della polizia, pare indossasse la "chachia", il caratteristico copricapo di lana indossato dai musulmani, e aveva la barba. Poco fa è arrivata anche la rivendicazione degli uomini dello Stato islamico: "Sono nostri soldati", hanno fatto sapere.

E mentre la situazione nel paese torna lentamente alla normalità, continuano le indagini degli inquirenti per fare luce sull'ennesimo assalto, a quanto pare di matrice islamica, che si verifica in Francia, già fortemente scossa dai tragici fatti di Nizza dello scorso 14 luglio. Secondo le ultime notizie uno dei due assalitori pare fosse schedato con la lettera "S", quella che indica gli individui potenzialmente radicalizzati a rischio di passare all'azione: rivelata dalla tv francese M6, l'informazione, tuttavia, non è stata al momento confermata dalle autorità francesi.

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