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Indagato per aver assunto le figlie minorenni, si dimette ministro dell’Interno francese

Le Roux si è giustificato, affermando che si trattava di “lavori estivi” utili al curriculum delle ragazze. Ma c’è il dubbio che siano state pagate con denaro pubblico per un lavoro che poi non sono andate effettivamente a svolgere. Non è il primo caso del genere in Francia negli ultimi tempi…
A cura di Biagio Chiariello
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Bruno Le Roux non è più il ministro dell’Interno francese. Si è dimesso dopo aver appreso dell’indagine inaugurata dalla procura finanziaria di Parigi per aver assunto le due figlie minorenni come assistenti parlamentari. "Affermo la mia onestà e il mio attaccamento alla verità", ha detto il ministro socialista – titolare degli interni da dicembre, quando Bernard Cazeneuve è passato alla guida del governo – nell'annunciare la sua decisione. Il suo posto sarà preso da Matthias Fekl.

Secondo quanto riferito dalla tv locale TMC, le due figlie di Le Roux avrebbero cominciato a lavorare per il padre in Parlamento a 15 e 16 anni, quando erano ancora al liceo, con contratti a termine, per una somma totale di 55.000 euro di denaro pubblico. In particolare, una delle figlie sarebbe stata assunta come assistente parlamentare, mentre frequentava un corso preparatorio per l'università, l'altra mentre era impegnata in uno stage in Belgio. Il ministro francese aveva spiegato ai responsabili della trasmissione che si trattava di "lavori estivi", utili per il curriculum delle ragazze. Secondo il "Quotidien", le figlie hanno accumulato rispettivamente 14 e 10 contratti di lavoro.

I parlamentari francesi possono assumere i familiari, purché svolgano un vero lavoro. Ma in questo caso sono emersi dei dubbi legittimi sul fatto che le due giovani Le Roux abbiano effettivamente svolto gli incarichi per cui sono state pagate in un arco di tempo durante il quale erano impegnate in altre attività. Per questo la magistratura ha deciso di intervenire.

Il caso, peraltro, ricorda in qualche modo quello del candidato alle presidenziali Francois Fillon, indagato per malversazione dopo aver assunto la moglie Penelope come assistente parlamentare, con uno stipendio di 500 mila euro, e i due figli per “missioni specifiche”, in un momento nel quale però non erano neppure avvocati ma solo studenti di giurisprudenza. Fillon si è difeso, sostenendo di non aver fatto nulla di illecito e dice che l'inchiesta ai suoi danni è un "assassinio politico".

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