Francia, inchiesta fondi neri: Sarkozy interrogato, fermati tre collaboratori
L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, a pochi giorni dal trionfo nelle elezioni amministrative, questa mattina è sotto interrogatorio degli uomini della Finanza per i sospetti di finanziamento illecito della sua campagna elettorale del 2012. Poco dopo le 8 del mattino, secondo quanto riportano i media francesi, Sarkozy si è presentato a bordo di una berlina nera per l’interrogatorio da tempo previsto e più volte rinviato. Nel quadro dell'inchiesta sulle false fatture nota come “Bygmalion” sono stati inoltre posti in stato di fermo tre ex consiglieri di Sarkozy: Guillaume Lambert, direttore della campagna elettorale dell’ex presidente nel 2012, Philippe Briand, che era tesoriere, e l'avvocato dell'Ump, Philippe Blanchetier.
L’indagine “Bygmalion” in Francia – Il caso “Bygmalion” riguarda un sistema di false fatture che avrebbe consentito nella campagna elettorale del 2012 di pagare con le casse del partito Ump circa 18,5 milioni di euro di spese del candidato all'Eliseo Nicolas Sarkozy. Lo scopo della frode, secondo gli inquirenti, era quello di impedire che le spese di campagna superassero il tetto imposto per legge di 22,5 milioni (obiettivo tra l’altro fallito). A questo scopo, la filiale della società Bygmalion, Event and Cie, emise false fatture nei confronti dell’Ump per eventi mai organizzati. Allo stesso tempo il costo dei comizi e degli eventi della campagna elettorale del candidato Sarkozy sarebbe stato fittiziamente ridotto.
L’ex presidente Nicolas Sarkozy ha sempre smentito di aver saputo – I giudici hanno già messo sotto inchiesta sette persone: quattro ex dirigenti della società Bygmalion e tre ex funzionari del partito, fra cui Eric Cesari, ex direttore generale e stretto collaboratore di Sarkozy. L’ex presidente francese da parte sua ha sempre negato di essere stato a conoscenza del sistema.
