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Francia, Assemblea nazionale vota la proroga di sei mesi dello stato d’emergenza

Le misure che danno poteri extra alle forze dell’ordine in termini di arresti, perquisizioni e controlli, dunque, dovrebbero rimanere in vigore fino alla fine di gennaio del 2017. Si tratta della quarta volta che il Parlamento francese propone di prolungare lo stato d’emergenza.
A cura di Redazione
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Attentato a Nizza

Nell prime ore di oggi, intorno alle 2 del mattino, l'Assemblea nazionale francese ha approvato l'estensione dello stato d'emergenza (in vigore da novembre del 2015, subito dopo gli attentati di Parigi) nel paese per sei mesi, con 489 voti favorevoli, 26 contrari e quattro astenuti. L’Assemblée ha cominciato a discutere del prolungamento dello stato d’emergenza ieri sera dalle 21,30. Oggi il testo passa al Senato.

In un primo momento, all'indomani degli attentati di Nizza di giovedì 14 luglio, il presidente francese Francoise Hollande aveva deciso per una proroga di tre mesi. Adesso il tempo sembra allungarsi.

Le misure che danno poteri extra alle forze dell'ordine in termini di arresti, perquisizioni e controlli, dunque, dovrebbero rimanere in vigore fino alla fine di gennaio del 2017. Si tratta della quarta volta che il Parlamento francese propone di prolungare lo stato d'emergenza. Ora la decisione deve passare per l'approvazione del Senato. Già subito dopo la strage di Nizza erano scattate misure eccezionali di contrasto al terrorismo che hanno portato le forze dell’ordine francesi a effettuare numerose perquisizioni e alcuni arresti.

Qualche ora prima del voto, intorno alle 23 di martedì sera, il primo ministro francese, Manuel Valls, aveva ribadito ai deputati il suo avvertmento che la Francia dovrà aspettarsi "altri attacchi" e "altri innocenti uccisi". "Noi ci dovremo confrontare con altri attacchi – ha detto – anche se queste parole sono difficili da pronunciare, è mio dovere farlo: ci saranno altri attentati, ci saranno altri innocenti uccisi, non dobbiamo non abituarci, perché mai ci si può abituare all'orrore, dobbiamo imparare a vivere con questa minaccia, a combatterla".

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