Frana in Guatemala, il bilancio è drammatico: almeno 131 i morti
Di ora in ora assume sempre più i contorni di una tragedia di proporzioni impensabili la frana che giovedì notte ha investito il Guatemala. L'ultimo bilancio ufficiale è di 131 vittime accertate. Lo hanno riferito fonti governative, che hanno spiegato anche che si sono ancora 300 dispersi. Tuttavia, hanno aggiunto, alcuni dei dispersi potrebbero aver trovato rifugio altrove senza riuscire a contattare i familiari. “Purtroppo un nuovo bilancio dice che abbiamo recuperato i corpi di 131 persone”, ha detto alla stampa Julio Sanchez, portavoce del comando dei soccorsi. E le speranze di trovare qualcuno ancora vivo sotto la montagna di fango si affievoliscono col passare delle ore. I soccorritori sono ancora al lavoro (anche se le operazioni di soccorso sono state più volte sospese a causa della pioggia che continua ad abbattersi sul luogo) ma le condizioni del sito della tragedia fanno pensare che, appunto, difficilmente chi si trova sepolto possa essere ancora vivo.
La frana ha travolto un centinaio di case a Cambray, un sobborgo di Santa Caterina Pinula. Finora solo 82 corpi delle oltre 130 vittime sono stati identificati. Tra questi vi sono almeno 26 minori. Il Guatemala è stato colpito da piogge incessanti e il terreno dove la frana ha avuto luogo era già stato classificato come vulnerabile per l'attraversamento di un fiume. Lo scorso anno le autorità avevano raccomandato al comune di trasferire altrove gli abitanti del posto per precauzione. La catastrofe è la più grave mai registrata dal Guatemala dai due terremoti del 2012 e 2014 nel Sud-est del Paese. Ieri, nel corso dell’Angelus da piazza San Pietro, Papa Francesco ha rivolto un pensiero alle vittime della frana in Guatemala: “Siamo vicini alle popolazioni duramente colpite, anche con la solidarietà concreta”, ha detto il pontefice facendo riferimento anche ai morti per il maltempo in Costa Azzurra.
