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Fotografo ucciso nel 1996: dopo 20 anni arrestato per omicidio boss calabrese

Domenico Antonio Cannizzaro, 50 anni, boss di spicco dell’omonima cosca Cannizzaro-Daponte, è stato arrestato per l’omicidio di Gennaro Ventura, commesso nel 1996.
A cura di D. F.
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Sono passati 20 anni dall'omicidio del fotografo lametino Gennaro Ventura: un giallo che dal 1996 non sembrava trovare soluzione ma oggi potrebbe essere arrivato a una svolta. La Polizia di Catanzaro, a seguito di indagini coordinate dalla Procura Distrettuale del capoluogo, ha arrestato Domenico Antonio Cannizzaro, 50 anni, boss di spicco dell’omonima cosca Cannizzaro-Daponte. Secondo l'accusa l'uomo sarebbe stato il mandante del delitto avvenuto nel dicembre del 1996, mentre i resti della povera vittima furono ritrovati nel 2008 dentro un casolare a Carrà-Fosse nella zona sud della città.

Stando a quanto emerso nel corso delle indagini Ventura fu attirato in una trappola con la scusa di un appuntamento di lavoro e in seguito assassinato da un assassino, Gennaro Pulice, nel frattempo diventato collaboratore di giustizia. Vent'anni fa Ventura svolgeva l’attività di fotografo a Lamezia Terme ma la vendetta partì da un episodio verificatosi qualche mese prima a Tivoli, dove prestava servizio come ausiliario nei carabinieri. In quell'occasione, infatti, grazie alla sua testimonianza il nipote di Cannizzaro venne tratto in arresto per aver rubato della droga ad un perito del locale tribunale che avrebbe dovuto analizzarla per conto della Polizia.

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