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Fonsai, 6 anni di carcere per Ligresti: falso in bilancio e manipolazione del mercato

La figlia dell’ex patron del gruppo assicurativo è stata invece condannata a 5 anni e 8 mesi. Per entrambi multe che sommate raggiungono la quota di 2,2 milioni di euro. Le loro azioni avrebbero causato un danno agli azionisti di 251 milioni di euro.
A cura di Biagio Chiariello
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Il tribunale di Torino ha condannato a 6 anni l'ex patron di Fonsai Salvatore Ligresti e a 5 anni e 8 mesi la figlia Jonella. Le accuse a cui dovevano rispondere erano falso in bilancio e aggiotaggio informativo. All’ex leader del gruppo assicurativo, 84 anni lo scorso marzo, è stata anche comminata una multa di 1,2 milioni, alla figlia di 1 milione. Il processo riguardava il buco da oltre 800 milioni di euro nei bilanci del gruppo Fondiaria Sai che ha portato a un doppio aumento di capitale e alla fusione con Unipol. In particolare, sarebbero stati omessi dalle riserve sinistri dei bilanci 2010 di Fonsai e Milano Assicurazioni oltre 500 milioni di euro, che avrebbero causato un danno agli azionisti di 251 milioni di euro.

I Ligresti non erano presenti alla lettura della sentenza emessa dal collegio presieduto da Giorgio Gianetti. Condannati anche l'ex amministratore delegato, Fausto Marchionni, a 5 anni e tre mesi, 600 mila euro di multa; il revisore dei conti Riccardo Ottaviani a 2 anni e 6, di carcere. Assolti Antonio Talarico, l'ex vicepresidente della compagnia assicurativa, e Virgilio Ambrogio, responsabile legale, perché il fatto non costituisce reato.

Il processo era stato suddiviso tra i tribunali di Torino e di Milano. Prima della sentenza di oggi ci sono già stati: il patteggiamento di Giulia Ligresti a due anni e 8 mesi, e l'assoluzione di tutti gli altri imputati tra cui anche il terzo figlio Ligresti, Gioacchino Paolo proprio a Milano, dove però la procura generale ha impugnato la sentenza di primo grado insieme alle parti civili rappresentata da oltre duemila azionisti di Fonsai. Per quanto riguardai il filone torinese, l'accusa, sostenuta dal pm Marco Gianoglio, aveva chiesto sette anni e tre mesi per i due Ligresti e 2 milioni di euro di multa. Gli avvocati difensori avevano invece chiesto l'assoluzione.

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