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Foggia, la figlia del ministro Padoan alla protesta dei migranti contro il caporalato

C’era anche Veronica Padoan, figlia del ministro dell’Economia, sotto la Prefettura di Foggia, per protestare con una rappresentanza di braccianti africani. La protesta in occasione del vertice sul caporalato alla presenza del ministro della Giustizia Andrea Orlando.
A cura di Susanna Picone
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Alcuni attivisti e lavoratori africani hanno manifestato oggi dinanzi alla prefettura di Foggia in occasione della visita del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Tra loro c'era anche Veronica Padoan, figlia del ministro dell'Economia, che da tempo segue personalmente le vicende del cosiddetto ghetto di Rignano Garganico. “La questione del gran Ghetto di Rignano – ha detto la figlia del ministro – è una questione che preme pesantemente sulla Regione Puglia perché ha delle responsabilità oggettive e riceve notevoli pressioni che giungono direttamente dall'Unione Europea”. “Per quel che concerne il gran ghetto di Rignano – ha aggiunto Veronica Padoan – effettivamente ci troviamo di fronte ad uno dei complessi abitativi più grandi, ma come il ghetto di Rignano in Italia ci sono altri ghetti. È dal 2014 che la giunta Vendola aveva millantato di smantellare il ghetto, il problema non sono queste micro-comunità; il problema è che se non si organizza effettivamente il lavoro nei campi è inutile parlare di smantellare i ghetti”.

La visita del ministro Orlando al ghetto di Rignano – Il ministro Orlando ha visitato a sorpresa il “ghetto”, che si trova a circa 40 chilometri da Foggia, per poi scrivere su Facebook un commento su quanto visto nell’area. “Una città fantasma. Una non città. Eppure migliaia di uomini e donne danno vita alle porte di Foggia a una comunità di lavoratori sfruttati. Schiavi ricattati dai caporali. È qualcosa di inaccettabile. È da questo luogo che penso sia più giusto ribadire l’impegno del governo ad approvare nel più breve tempo possibile la nuova legge contro il caporalato”, ha detto il ministro che ha anche pubblicato una serie di foto che mostrano la situazione della baraccopoli. Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha ringraziato via Twitter il ministro: “Grazie per la tua visita – ha scritto -. Insieme chiuderemo i ghetti che seppelliscono i diritti delle persone e batteremo il caporalato”.

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