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Fisco, tregua d’agosto: Equitalia ‘congela’ le cartelle esattoriali

Tra l’8 e il 22 di agosto saranno sospese le notifiche delle cartelle esattoriali. Congelati oltre 360mila atti, ma circa 20mila atti inderogabili saranno inviati comunque.
A cura di Biagio Chiariello
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Le cartelle Equitalia vanno in ferie a Ferragosto. E’ stata direttamente la società di riscossione dei crediti ad annunciare l’’operazione-zero’ tramite un comunicato nel quale si rende nota la decisione dell'amministratore delegato Ernesto Maria Ruffini di sospendere le notifiche delle cartelle esattoriali tra l'8 e il 22 di agosto. Per quel periodo le cartelle verranno quindi "congelate" per 273.854 atti che sarebbero dovuti essere notificati a mezzo posta e altri 86.337 tramite Pec, il tutto per circa 360mila cartelle la cui notifica sarà rinviata. Come ha spiegato lo stesso amministratore delegato di Equitalia, la società nazionale di riscossione vuole così utilizzare “ogni strumento per essere efficienti come società pubblica che ha degli obiettivi da raggiungere, un servizio da offrire, e nel contempo però deve sapere dialogare con i contribuenti che sono innanzitutto persone, cittadini che non possono percepire lo Stato come un avversario, come un ostacolo”.

Ovviamente non si tratterà di uno stop totale “e non può esserlo perché alcuni atti inderogabili (circa 20mila) saranno comunque inviati”. Per Equitalia comunque questa è “una decisione senza precedenti nel mese di agosto e nei dieci anni di vita della società partecipata da Agenzia delle Entrate e da INPS, che segue il successo della stessa iniziativa presa a Natale 2015″ quando venne sospesa la notifica di quasi 500mila cartelle, con una "tregua" durata dal 24 dicembre al 6 gennaio. Slittano invece le scadenze per i controlli già avviati sull'Unico 2014 (per i redditi 2013): sarà possibile rispondere alle richieste di documentazione inviate da metà giugno dall'Agenzia delle Entrate almeno fino a tutto settembre. Stessa misura per i 280 mila contribuenti che hanno ricevuto l'invito a regolarizzarsi attraverso il ravvedimento operoso tra maggio e i primi giorni di luglio. Chi ritiene di essere nel giusto potrà contattare l'Agenzia al rientro dalle vacanze, a settembre, per evitare che l'anomalia si traduca in un controllo vero e proprio. Se invece ha ragione il fisco resta la via del ravvedimento operoso, con lo sconto sulle sanzioni.

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