1 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Fisco, accordo tra Italia e Vaticano per scambio informazioni

Primo accordo di collaborazione tra la Santa Sede e un altro Stato in materia fiscale e di rientro dei capitali.
A cura di Antonio Palma
1 CONDIVISIONI
Immagine

Da oggi si apre una uova fase nei rapporti tra Stato Italiano e Vaticano in materia fiscale. Il ministero dell'Economia infatti ha annunciato che questa mattina il Segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, Paul Richard Gallagher, e il nostro ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, hanno firmato una importante Convenzione in materia fiscale per lo scambio di informazioni tra i due Stati. Dopo gli accordi con Svizzera e Liechtenstein, anche quello con il Vaticano ormai era atteso. La convezione tra le altre cose prevede lo scambio di informazioni per tutte le operazioni effettuate nei due Paesi sin dal 2009 e la possibilità per gli italiani che abbiano i loro capitali in Vaticano di poter regolarizzare la loro posizione nel nostro Paese con il rimpatrio dei valori e sanzioni ridotte. L’Italia quindi diviene il primo Paese con cui la Santa Sede sottoscrive un accordo che disciplina la materia fiscale.

Riguarderà i periodi d'imposta dal 2009

"Le riforme introdotte a partire dal 2010 e la creazione presso la Santa Sede di Istituzioni con specifiche competenze in materia economica e finanziaria consentono oggi la piena cooperazione amministrativa anche ai fini fiscali. Nel quadro della speciale rilevanza dei rapporti bilaterali, l'Italia è il primo Paese con cui la Santa Sede sottoscrive un accordo che disciplina lo scambio di informazioni" spiega infatti il Ministero dell'economia in una nota. "La convenzione recepisce il più aggiornato standard internazionale in materia di scambio di informazioni (articolo 26 del Modello Ocse) per disciplinare la cooperazione tra le autorità competenti delle due Parti contraenti. Lo scambio di informazioni riguarderà i periodi d'imposta a partire dal 1 gennaio 2009" sottolineano sempre dal Ministero.

Rimane l'esenzione degli immobili della Santa Sede

"La convenzione consentirà il pieno adempimento, con modalità semplificate, degli obblighi fiscali relativi alle attività finanziarie detenute presso enti che svolgono attività finanziaria nella Santa Sede da alcune persone fisiche e giuridiche fiscalmente residenti in Italia. Gli stessi soggetti potranno accedere ad una procedura di regolarizzazione delle stesse attività, con i medesimi effetti stabiliti dalla legge" sul rimpatrio dei capitali. L'accordo infine contiene anche norme sull'esenzione degli immobili della Santa Sede, che rimangono, recependo quanto previsto dal Trattato del Laterano.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views