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Firenze, se mamma e figlio stanno bene tornano a casa 6 ore dopo il parto

Lasciare l’ospedale e tornare a casa a poche ore dopo il parto è possibile da qualche mese all’ospedale di Torregalli a Firenze, dove è stato attivato un percorso assistenziale chiamato “dimissione precoce”.
A cura di Susanna Picone
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Se mamma e neonato sono in buona salute possono tornare a casa appena sei ore dopo il parto e non, come di solito accade negli ospedali italiani, almeno dopo 48 ore. Accade all’ospedale Torregalli di Firenze, dove da tre mesi c’è questa possibilità per le neo mamme di avvalersi della “dimissione precoce”. Si tratta di un progetto che sembra molto apprezzato tanto che presto potrebbe essere esteso ad altri tre punti nascita della città. Inoltre sono diversi gli ospedali nel resto della penisola che hanno richiesto informazioni sulla procedura per poterla adottare. Tornando subito a casa, tra le sei e le ventiquattro ore dopo il parto naturale, si evitano medicalizzazioni superflue e vengono liberati in ospedale preziosi posti letto. Secondo le stime del Torregalli di Firenze, almeno un bambino su cinque nasce in condizioni da poter andare a casa subito. I requisiti per il via libera in piena sicurezza sono comunque piuttosto rigidi: mamma e figlio devono essere in ottime condizioni di salute, la donna deve essere almeno al secondo figlio (questo per scongiurare difficoltà nell'allattamento e nell'accudimento) e deve aver avuto una gravidanza giunta al termine fra le 37 e le 42 settimane.

Quando una donna può tornare subito a casa – La mamma deve inoltre aver avuto un travaglio, un parto e un post partum senza alcuna complicanza. Il giorno dopo le dimissioni, un'ostetrica va a casa della mamma per visitare lei e suo figlio mentre dopo due giorni tornano loro in ospedale per sottoporsi al controllo ostetrico e neonatologico ed eseguire anche i primi screening obbligatori. Marco Pezzati, direttore del dipartimento materno infantile dell'azienda sanitaria di Firenze, ha dichiarato che finora tutto è andato bene: “Le richieste sono state molte, ma quelle soddisfatte poco più di una decina perché i requisiti molto restrittivi sono un bell'imbuto. Prima di allentarli vogliamo renderci conto se la procedura avviata regge bene”.

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