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Marò: Girone in Italia e l’India annulla tutte le gare vinte da Finmeccanica

Il motivo ufficiale è lo scandalo tangenti AgustaWestland. Secondo l’agenzia di stampa Pti, l’azienda presto sarà inserita in una black list. Ma c’è da dire che la decisione arriva a soli due giorni dal ritorno in Italia del marò Girone.
A cura di Biagio Chiariello
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Finmeccanica sarà presto inserita in una blacklist. Motivo ufficiale: l’inchiesta per lo scandalo delle tangenti pagate nella fornitura di elicotteri AgustaWestland all'aeronautica militare indiana. Tanto che ora, a due giorni dal ritorno in Italia del marò Salvatore Girone, il governo di Nuova Delhi ha deciso di cancellare tutte le gare vinte dal grande gruppo italiano (47 mila dipendenti) per materiale destinato alle sue forze armate. In una intervista all’agenzia di stampa Pti, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, il ministro della Difesa Manohar Parrikar ha sottolineato che il processo di inclusione di Finmeccanica e delle sue controllate nella ‘lista nera’ indiana è già cominciato e che di questo è stata informato il ministero della Giustizia. Non ha caso, già nelle ore successive alla decisione della Corte Suprema di rimpatriare Girone, il Ministero della Difesa indiano aveva annullato un mega-contratto da 300 milioni di dollari con l’azienda per la fornitura di siluri per i sottomarini indiani. “Dovunque c’è una intenzione di acquisizione da parte di Finmeccanica e delle sue sussidiarie – ha chiarito il ministro – le corrispondenti Richieste di presentare una proposta (Rfp) da parte dell’India saranno revocate. Su questo sono molto chiaro”. Comunque, ha concluso, “la manutenzione regolare e l’importazione di pezzi di ricambio di materiale per la Difesa già acquisito saranno mantenute, e solo le nuove acquisizioni saranno bloccate”.

Nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti, l’ex ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi è stato condannato in appello a 4 anni e mezzo di carcere per corruzione internazionale e false fatturazioni per avere portato avanti “attività di depistaggio allo scopo di sottrarsi al processo” e “un’intensa attività d’inquinamento probatorio“. 4 anni  per corruzione internazionale e false fatturazioni a Bruno Spagnolini, ex amminitratore delegato di Agusta Westland.

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