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Finge di essere stata stuprata da un tassista: condannata. Il suo sogno era diventare poliziotta

Sophie Pointon studiava per diventare un agente di polizia. Dovrà trascorrere i prossimi 16 mesi in galera dopo essersi inventata di sana pianta una violenza sessuale da parte di un tassista, musulmano praticante e padre di 5 figli. “Non so perché l’ha fatto, potrebbe avere l’età di mia figlia” ha spiegato l’uomo, la cui vita ha rischiato di essere rovinata da quelle infondate accuse.
A cura di Biagio Chiariello
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Il suo sogno era diventare agente di polizia. Ma, sembra certo, non si realizzerà mai. Sophie Pointon, studentessa inglese, è stata arrestata e condannata per aver mentito dicendo di essere stata stuprata da un tassista dopo essere salita sul suo mezzo. Una falsa accusa che ha letteralmente rovinata la vita dell’uomo, padre di 5 figli, il quale è poi stato rintracciato dalla polizia di Leeds e tenuto sotto custodia per 6 ore. Musulmano praticante, è stato emarginato dalla vita religiosa ed allontanato anche dai suoi amici più stretti e membri della sua comunità nel West Yorkshire, dopo quanto accaduto. Si è visto revocata la licenza da tassista per un mese e ciò gli ha impedito di guadagnare i soldi che servivano al sostentamento della sua famiglia. “Ora sono estremamente riluttante nel fare salire sul taxi ragazze sole – ha ammesso l’uomo – per paura di essere accusato di nuovo. La ragazza che mi ha accusato ha la stessa età di mia figlia, non riesco a capire perché abbia fatto una cosa del genere. Mi sento contaminato religiosamente da questo, e nessun aiuto da parte della polizia o dei tribunali può essere d’ aiuto. Gli amici hanno smesso di parlarmi e di farmi entrare nelle loro case. Le persone nella mia comunità non vogliono nemmeno essere viste con me“ ha detto davanti al giudice di Corte”.

Le menzogne della Pointon sono emerse grazie alle informazioni fornite dal GPS del taxi. Il procuratore Kate Bisset ha spiegato che il tassista aveva descritto la studentessa come “estremamente ubriaca” quando è entrata nel mezzo e poi una volta arrivati a destinazione (Hyde Park) ha gettato i soldi in faccia all’uomo soldi che erano sporchi di “olio di un kebab”. Non contenta, la giovane avrebbe iniziato a vagare attorno al taxi aprendone le porte. La Corte, studiando il percorso tracciato dal gps installato sulla macchina, ha inoltre scoperto che anche la destinazione data dalla ragazza era falsa. A quel punto la Pointon ha capito che non poteva farla franca ed è scoppiata in lacrime in tribunale per poi chiedere alla Corte se fosse stato possibile ritirare la denuncia di stupro contro l’uomo, visto che un’eventuale condanna le costerebbe di fatto l’impossibilità di diventare un agente di polizia. Il giudice Christopher Batty le ha però risposto così: ”La sua denuncia dolosa ha reso un grandissimo disservizio a coloro che cercano giustizia attraverso la polizia e i tribunali“. Sophie Pointon è stata condannata a 16 mesi di carcere.

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