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Financial Times lancia l’allarme: “L’Italia ora è un minaccia per il futuro dell’Euro”

Secondo il prestigioso quotidiano britannico, la vittoria del No al referendum costituzionale italiano e le conseguenti dimissioni del presidente del Consiglio europeista Matteo Renzi potrebbero portare alla definitiva disgregazione dell’area Euro.
A cura di Charlotte Matteini
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Non smette di far discutere la schiacciante vittoria del fronte del No al referendum costituzionale di domenica 4 dicembre che ha portato alle immediate dimissioni del presidente del Consiglio e promotore della riforma, Matteo Renzi. In campo, tra i vari commenti tecnici diffusi subito dopo la pubblicazione dei definitivi risultati referendari, torna il prestigioso Financial Times, che lancia un allarme: "La Brexit e le dimissioni di Matteo Renzi fanno parte della stessa storia. Il progetto europeo è sotto una pressione senza precedenti. La decisione britannica di lasciare la Ue è la prova più evidente, ma nella lunga distanza la crisi in corso in Italia potrebbe costituire una minaccia ancora più grave alla sopravvivenza della Ue". Insomma, secondo l'editorialista Gideon Rachman, la tenuta dell'Eurozona sarebbe a serio rischio a causa del risultato referendario di ieri e all'abbandono da parte di Renzi della poltrona da capo di Governo. "E' possibile che Renzi sia uno degli ultimi primi ministri italiani a rappresentare la sua tradizionale posizione pro europea", rileva inoltre il Financial Times, agitando lo spettro di un possibile ritorno dei populismi nazionalisti euroscettici.

"Il populismo italiano potrebbe alla fine minacciare la Ue in modo più profondo della Brexit non solo perché l’Italia, a differenza del Regno Unito, è uno dei sei membri fondatori, ma anche perché è all’interno dell’eurozona: se la Brexit è una faccenda dolorosa e complicata, non minaccia direttamente la sopravvivenza della moneta unica o rischia di provocare una crisi finanziaria, mentre la catena di eventi avviata dalla sconfitta di Renzi nel referendum potrebbe portare a entrambi", sottolinea l'editorialista del Financial Times.

"Le rinnovate preoccupazioni sulle dimensioni del debito dell'Italia possano spaventare gli investitori, facendo salire i tassi di interessi e minacciando la stessa solvenza dello stato italiano", ma rispetto alla crisi greca, ad esempio, "sarebbe molto più difficile organizzare un bailout dell'Italia di quanto sia stato ‘salvare' la Grecia, considerate le dimensioni della sua economia, la quantità di denaro dovrebbe essere molto maggiore". Insomma, il Financial Times lo scrive nero su bianco, senza alcuna remore: il voto italiano potrebbe essere quella goccia che farà traboccare il vaso Europa e che porterà alla disgregazione dell'area Euro.

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