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Il presidente filippino: “Io come Hitler, sarei felice di sterminare 3 milioni di drogati”

Il presidente filippino torna a far parlare di sé e auspica di poter uccidere milioni di tossicodipendenti.
A cura di Davide Falcioni
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Rodrigo Duterte torna a far parlare di sé: il presidente filippino, noto per aver promosso una vera e propria campagna di violenze contro gli spacciatori, ha infatti dichiarato che sarebbe felice di poter massacrare "tre milioni di tossicodipendenti come Adolf Hitler uccise milioni di ebrei". Il leader filippino ha finora dato ordine alle sue forze di polizia di uccidere non meno di tremila persone sospettate di vendere o fare uso di sostanze stupefacenti. L'ultima minaccia di Duterte è stata fatta all'arrivo nella città meridionale filippina di Davao, dopo aver visitato il Vietnam, dove ha discusso tra l'altro la sua campagna antidroga coi leader locali. "Hitler massacrò tre milioni di ebrei – ha detto il presidente delle Filippine -. Ci sono tre milioni di tossicodipendenti: sarei felice di massacrarli".

Dall'inizio del suo mandato presidenziale Duterte ha fatto uccidere non meno di tremila persone tra tossicodipendenti e pusher: per farlo, ha ingaggiato vere e proprie "squadre della morte" specializzate nella ricerca e nell'assassinio di tutti coloro che sono anche semplicemente sospettati di avere a che fare con il mondo della droga, in una campagna di esecuzioni sommarie che vede la vuiolazione quotidiana e sistematica dei diritti umani e civili delle vittime designate. Spacciatori e "tossici" infatti il più delle volte non vengono sottoposti ad alcun processo ma vengono uccisi in strada, poi umiliati o utilizzati come avvertimento per altri pusher.

La campagna promossa da Duterte è stata fortemente criticata da numerosi leader mondiali, in primis Barack Obama, a cui il presidente filippino non meno di tre settimane fa ha riservato un trattamento speciale. Prima della sua visita nelle Filippine, infatti, Obama è stato definito senza messi termini "figlio di puttana". La colpa di Obama? Quella di aver chiesto che gli spacciatori venissero sottoposti a un regolare processo e non uccisi arbitrariamente.

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