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Fidenza (Parma): comune PD dedica un monumento a un aviatore fascista

Dura protesta di MDP: ” Luigi Gorrini è stato un militare molto esperto (ragione per la quale ha ottenuto onorificenze militari) che ha combattuto per tenere l’Italia sotto il giogo della dittatura di Mussolini e poi di Hitler”.
A cura di Davide Falcioni
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Polemiche a Fidenza, in provincia di Parma, dove l'amministrazione comunale – composta da una maggioranza del Partito Democratico – ha ieri inaugurato un monumento al corpo dell'Aeronautica Militare: fin qui nulla di strano se non fosse che la cerimonia è stata celebrata in occasione del centesimo anniversario di Luigi Gorrini, pilota di Jet ma soprattutto militare convintamente fascista, uomo che ha combattuto fino alla Liberazione del nostro Paese prima nell’esercito fascista e successivamente per la Repubblica nazifascista di Salò. Un fedelissimo del regime di Benito Mussolini.

In occasione della cerimonia il Generale di Squadra Aerea Giovanni Sciandra, Presidente nazionale Associazione Arma Aeronautica, ha ricordato la figura del capitano pilota Luigi Gorrini, cui appartenne l'aereo Aermacchi divenuto monumento, accompagnato da una targa che ricorda Gorrini come “uomo che ha salvato uomini in tempo di guerra”. Gorrini, infatti, si batté anche sui cieli della provincia parmense per allontanare i bombardieri alleati impegnati nei raid sulle città, nel corso della guerra contro il nazifascismo nazifascisti.

Peccato, però, che fatte salve le abilità tecniche di Gorrini, il pilota combattesse non certo per la liberazione dell'Italia dal regime ma semmai per una sua restaurazione. Posizione, questa, fatta propria anche da MDP, che ha espresso "profondo sconcerto" per la decisione di intitolare a Gorrini un monumento: "E' stato un militare molto esperto (ragione per la quale ha ottenuto onorificenze militari) che ha combattuto per tenere l’Italia sotto il giogo della dittatura di Mussolini e poi di Hitler. Tutto questo, senza che neppure negli ultimi anni della sua vita abbia manifestato neppure un cenno di ripensamento sulle scelte compiute. Onorare e celebrare, per di più da parte di un’istituzione pubblica, figure con queste caratteristiche ferisce profondamente i sentimenti democratici di tutti, crea un precedente molto grave e segnala un cedimento culturale preoccupante".

Andrea Massari, sindaco di Fidenza, ha replicato: "Penso che Gorrini – scrive il primo cittadino – abbia combattuto per la parte sbagliata della storia ma che comunque sia stato un militare impermeabile alle ideologie politiche e penso, per me vale soprattutto questo, che alzandosi in volo abbia evitato che altre bombe cadessero su Fidenza. Bombe angloamericane, le forze che stavano liberando l’Italia dal nazifascismo, ma sempre bombe e sempre morte dal cielo. Il mio giudizio sulla persona non cambia il mio giudizio su quella fase storica che visse l’Italia, non cambia la mia scelta di campo antifascista e non cambia quella della città di Fidenza, che a dispetto di sedicenti nostalgici di ieri e di oggi, diede un contributo straordinario alla lotta di Liberazione".

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