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“Festino a luci rosse con droga in Vaticano”: cardinale nei guai, problemi per il Papa

Il segretario del Cardinale Coccopalmerio, il Monsignor Luigi Capozzi avrebbe organizzato un “party gay a base di droga” nel suo appartamento, ed è finito nei guai. Dopo lo scandalo che lo ha travolto è stato prima ricoverato presso la clinica romana Pio XI, poi al Policlinico Gemelli di Roma.
A cura di B. C.
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Non bastavano le grane ‘pedofilia’ – dai fatti del Cardinale australiano George Pell all’ l'allontanamento di Gerhard Müller da presidente della Congregazione per la dottrina della fede – ora Papa Francesco ha un’altra gatta da pelare. Almeno secondo quanto scrive Il Fatto Quotidiano, in merito al presunto festino festino gay, a base di droga, che si sarebbe consumata nell'abitazione vaticana del Monsignor Luigi Capozzi, che svolge l'incarico di segretario del Cardinale Francesco Coccopalmerio, incaricato dal precedente Papa, Joseph Ratzinger, come presidente del Pontificio consiglio.

Sembra che il segretario fosse stato segnalato già dai suoi vicini cardinali, in Vaticano, per i rumori notturni e il disturbo che arrecava: l’intervento della Gendarmeria vaticana nell'appartamento all'interno del Palazzo del'ex Sant'Uffizio avrebbe portato alla luce una realtà non esattamente consona agli ambienti ecclesiastici. Uno scandalo che ha avuto ripercussioni sulla salute del prelato, costretto al ricovero, stando quanto si legge nel pezzo di Francesco Antonio Grana; Capozzi ha poi trascorso un periodo di ritiro in preghiera in un monastero, e adesso si trova sempre a  Roma, al Policlinico Gemelli.

Don Capozzi, 50 anni, come ricorda Il Fatto Quotidiano, è stato ordinato sacerdote ad Amalfi il 19 dicembre 1992. Incardinato nella diocesi di Palestrina, nel Lazio, è addetto di segreteria di seconda classe presso il Pontificio Consiglio per i testi legislativi dove svolge mansioni di segretario del cardinale Coccopalmerio. Il 7 maggio 2007 è stato nominato Cappellano di Sua Santità e ciò gli vale il titolo di monsignore. Bergoglio ora pretende chiarezza sul presunto scandalo. E in Vaticano in molti si attendono che il Pontefice “mandi in pensione” il suo diretto superiore: Coccopalmerio ha infatti superato i 79 anni, quattro in più dell'età canonica delle dimissioni. Recentemente ha fatto stampare un libretto nel quale chiarisce la sua posizione totalmente favorevole alle aperture ai divorziati risposati. “Un tentativo, secondo quanto affermano nei sacri palazzi, di restare ancora in sella almeno fino agli 80 anni, età in cui, come prevede il Codice di diritto canonico, per i porporati cessano tutti gli incarichi nella Curia romana insieme al diritto di eleggere il Papa in conclave” si legge sul Fatto.

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