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Ferrara, il dolore del fratellastro del killer: “Papà e Nunzia, resterete nel mio cuore”

L’addio di Alessandro a suo padre Salvatore Vincelli e a Nunzia, che definisce “una seconda madre”: “Avete cercato di dare a Riccardo tutto quello che potevate”. I due coniugi sono stati uccisi nel Ferrarese dal figlio sedicenne e da un amico.
A cura di Susanna Picone
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Salvatore Vincelli, l’uomo massacrato insieme a sua moglie Nunzia Di Gianni nella loro casa di Pontelagorino, nel Ferrarese, aveva due figli: Riccardo, 16 anni, reo confesso dei delitti insieme a un amico di diciassette anni, e Alessandro, figlio avuto con un’altra donna. Quest’ultimo, che vive e studia a Torino, ha deciso di affidare a Facebook il suo addio al padre e alla donna che lui considerava una seconda madre. “Addio papà, addio Nunzia, sei stata una seconda madre. Avete sempre lavorato duramente e avete cercato di dare a Riccardo tutto quello che potevate dargli. Resterete nel mio cuore per sempre”, è quanto il giovane ha scritto sul suo profilo allegando il video di una canzone dal titolo “See you again” (Ci vediamo). Tantissimi i commenti sotto il post: anche tante persone che non conoscono personalmente Alessandro hanno voluto lasciargli un pensiero in seguito al profondo lutto subito a causa di suo fratello.

Custodia in carcere e convalida del fermo per i due minori

Intanto Riccardo, il figlio delle vittime, è ora in carcere: il sedicenne ha confessato, insieme all’amico Manuel, di essere il responsabile dei delitti dei suoi genitori. Ieri il Gip del tribunale dei minori di Bologna ha convalidato il fermo e disposto la misura della custodia nel carcere minorile per i due ragazzi. Quello dei coniugi Vincelli è stato un omicidio feroce, che sarebbe stato pianificato con cura dai due amici. Secondo gli inquirenti, l'accordo iniziale tra i due ragazzi, che prevedeva anche un compenso in denaro, stabiliva che il diciassettenne doveva fare tutto da solo dopo che il figlio delle vittime gli avesse aperto la finestra di casa. Dopo l'omicidio, il ragazzo avrebbe dovuto sbarazzarsi dei cadaveri caricandoli in macchina e gettandoli in acque profonde, ma nel piano diverse cose sarebbero andate storte. Il ragazzo non sarebbe riuscito a spostare i corpi da solo e avrebbe quindi chiesto aiuto all’amico. E alla fine, rendendosi conto che era difficile portare via i corpi da casa, i due ragazzi hanno tentato di inscenare la finta rapina.

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