Felice Maniero, ex boss della Mala del Brenta, oggi lavora grazie allo Stato
Era soprannominato "faccia d'angelo", ma è stato uno dei più potenti boss della Mala del Brenta. Felice Maniero ha ormai 60 anni e alle spalle una vita rocambolesca che gli è valsa persino una fiction. Nella sua lunga carriera criminale Maniero è stato accusato di truffe, rapine, assalti a furgoni portavalori ma anche omicidi, traffico di droga e armi e persino associazione mafiosa. Insomma, "faccia d'angelo" è stato il tipo di uomo da cui si farebbe meglio a stare alla larga. Lo dimostrano le sentenze: condannato a 33 anni, la pena gli venne ridotta a 20 e 4 mesi. Evase due volte e solo nel 1995 decise di collaborare con la giustizia svelando i nomi dei suoi più stretti collaboratori. Dal 2010 Maniero è in regime di semilibertà, con una nuova identità che gli consente di condurre una vita "normale".
Ebbene, sulla vita di Felice Maniero ha indagato Report, scoprendo cose assai interessanti. Ad esempio che oggi si fa chiamare Luca Mori, ha la residenza in un locale adibito ai senzatetto di Campolongo Maggiore, in provincia di Venezia, ed è il rappresentante legale di una società operante nel settore della depurazione delle acque. Ciò significa che una fetta importante dei suoi introiti deriva dai rapporti con la pubblica amministrazione, e che può vantare anche "marchi ministeriali". Insomma, Maniero è passato dall'essere un simbolo della criminalità ad ottenere i patrocini dello stato per le sue attività.
A chi gli fa notare il "salto di qualità" lui replica: "Nessun sotterfugio, non c'è niente… Si immagini se io vado a fare sotterfugi o robe non legali". La sua azienda gode del patrocinio del Ministero delle politiche agricole, anche se da Roma smentiscono, con non poco imbarazzo. Maniero tuttavia precisa: "Non sono un bugiardo, il ministero è un furbacchione. Io ex, ex di tutto, di bande armate… sono sincero, il ministero è proprio un pinocchio lungo quanto una casa".
