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Per Federico, morto in carcere, la pagliacciata del ministro “buono” e il ministero cattivo

Anna Maria Cancellieri fa le condoglianze alla mamma del detenuto 34enne morto a Poggioreale. E poi invece il ministero sostiene di aver agito correttamente.
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L’8 novembre scorso nel carcere napoletano di Poggioreale moriva Federico Perna, 34 anni. Federico era un detenuto, era gravemente malato, le sue condizioni erano incompatibili col carcere. Abbiamo pubblicato le immagini della sua autopsia. Foto terribili. Ce l’ha chiesto la mamma: «Tutti devono vedere come me l’hanno restituito». Oggi, 29 novembre, ventuno giorni dopo, il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri si ricorda di questo morto senza cognome altisonante e fa le condoglianze alla famiglia. Lo stesso ministero della Giustizia, quello della Cancellieri, si difende dicendo che sostanzialmente era giusto non scarcerare Federico. Insomma: il ministro fa le condoglianze, il ministero dice di aver agito bene. Che pagliacciata istituzionale. Continueremo a seguire questa storia. E a chiedere verità.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". È co-autore dei libri "Il Casalese" (Edizioni Cento Autori, 2011); "Novantadue" (Castelvecchi, 2012); "Le mani nella città" e "L'Invisibile" (Round Robin, 2013-2014). Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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