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Fassina con i delusi del Pd: “Faccio un nuovo partito”. E attacca L’Unità

A Roma la prima convention organizzata dal deputato uscito dal Partito Democratico: “Siamo qui per fare un partito politico, chiamiamo le cose con il loro nome. Vogliamo essere, assieme ad altri, un affluente di un fiume che vuole misurarsi con una prospettiva di governo”.
A cura di Susanna Picone
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Stefano Fassina, deputato da poco uscito dal Pd, ha “celebrato” oggi al teatro Palladium di Roma la “festa dell'indipendenza da una sinistra rassegnata e subalterna, vincente senza vittoria”. Fassina ha raccolto le sinistre e altri delusi dal partito di Renzi e ha confermato l’intenzione di formare un nuovo partito. “Siamo qui per fare un partito politico, chiamiamo le cose con il loro nome. Vogliamo essere, assieme ad altri, un affluente di un fiume che vuole misurarsi con una prospettiva di governo”, ha detto nel suo intervento conclusivo alla convention romana. “Oggi è il 4 luglio e non è solo la festa dell'indipendenza degli Stati Uniti. Oggi celebriamo l'indipendenza da una sinistra rassegnata e subalterna, chiusa alla partecipazione di uomini e donne, vincente senza vittoria”, è quanto aveva detto aprendo i lavori. Fassina ha parlato di Renzi dicendo che “non è un usurpartore del Pd ma l'interprete estremo della subalternità culturale della sinistra italiana”.

Il progetto di Fassina – Fassina ha parlato della sua decisione di lasciare il partito come di qualcosa di doloroso: “Se avessimo voluto conservare le poltrone avremmo seguito strade più felici. Siamo consapevoli di rischi ma noi tra il Pd e un popolo democratico abbandonato dal Pd, abbiamo scelto il popolo democratico”. “Oggi si incontrano tanti uomini e donne che hanno lasciato il Pd perché il Pd ha abbandonato il suo popolo. Parte un cammino in tante città, in tanti territori. Ci sarà Sel. Ci incontreremo con Sel nel prossimo autunno per avviare un percorso comune”, ha continuato Fassina parlando poi di Civati – anche lui da poco fuori dal Pd – come “parte integrante di questo percorso”.

Il tweet contro L'Unità – Fassina oggi ha anche polemizzato con l’Unità per un titolo sulla Grecia pubblicato dal quotidiano. “Libertà di stampa è sacra ma @unitait renziana dopo titolo di oggi tolga ‘giornale fondato da Antonio Gramsci' dalla testata. Non lo è più”, ha scritto il deputato su Twitter dopo che sul giornale è apparso il titolo “Tasche vuote, arsenali pieni. Tsipras sotto scacco degli alleati nazionalisti non taglia le spese militari”.

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