Fanno teatro all’università: studenti condannati a 30 mesi di carcere
Hanno portato in scena uno spettacolo e per questo sono finiti in carcere. Due giovani in Thailandia sono stati condannati a due anni e mezzo di carcere ciascuno per lesa maestà. I due artisti sono accusati di aver offeso il re nel corso della loro recita teatrale all'università. A finire dietro le sbarre Patiwat Saraiyaem e Porntip Mankong, rispettivamente di 23 e 26 anni. Riconosciuti entrambi ritenuti colpevoli di lesa maestà, rischiavano una pena massima di 15 anni di prigione. L'opera incriminata è "The wolf bride", andata in scena a ottobre 2013 nell'università Thammasat di Bangkok, nel 40esimo anniversario di una rivolta studentesca repressa nel sangue dall'esercito. Nello spettacolo comparivano i personaggi di un re fittizio e di un suo consigliere. Secondo la corte le loro azioni “nel dramma recitato davanti a un vasto pubblico” hanno recato “grave pregiudizio alla monarchia”. Per questo motivo i due ragazzi sono stati riconosciuti colpevoli e condannati per calunnia nei confronti della famiglia reale.
Pena ridotta perché i due studenti hanno confessato – Patiwat Saraiyaem e Porntip Mankong, con i piedi nudi incatenati, sono rimasti impassibili davanti alla sentenza che stabiliva cinque anni di carcere. Pena poi ridotta alla metà perché i due studenti hanno confessato, un fatto che il giudice ha definito “utile”. Oltre ai due studenti condannati altri sei artisti sono ancora ricercati e almeno due sono in esilio all’estero. La Thailandia dispone della legge di lesa maestà più severa al mondo, con pene fino a 15 anni di reclusione e che possono venire ulteriormente aumentate combinando altre norme. La denuncia può essere effettuata da chiunque: in questo caso la segnalazione era partita da un gruppo ultra-monarchico. L'applicazione del provvedimento è stata intensificata sotto il governo militare al potere dal colpo di stato dello scorso maggio.