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Fabrizio Barca in campo per la segreteria del Partito Democratico?

Il ministro della Coesione Territoriale del Governo Monti, in una intervista al Fatto, “lascia intendere” di essere disponibile a guidare il Pd in un prossimo futuro. E c’è chi sogna un ticket con Matteo Renzi.
A cura di Redazione
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Sulla possibilità che Fabrizio Barca rompa gli indugi e si decida a "scendere in politica" si discute da tempo. Mai come stavolta però il Ministro per la Coesione Territoriale sembra aver fatto un passo in avanti sulla strada di un impegno diretto in quel Partito Democratico che sostanzialmente considera "l'unico partito del cambiamento che c’è in Italia". L'occasione è rappresentata da un'intervista alla web tv del Fatto, ripresa praticamente da tutti i media e considerata una "mezza apertura" all'ipotesi di un suo imminente impegno politico. "Nel pantano culturale in cui si trova l’Italia si riparte solo con un’azione di squadra perché la politica è una cosa che si fa solo in un momento in cui ti senti utile", chiarisce subito. Momento che sembra giunto, anche se Barca tiene a precisare che non farà "il curatore fallimentare del Partito Democratico".

E però, accanto agli elogi al segretario in carica Pier Luigi Bersani, compare anche una riflessione di senso: "Non ci può essere la ripresa del paese senza un partito che ricompatti la società, però prima bisogna decidere che partito serve e muoversi subito". Quel "subito" ha anche una data precisa: il 18 aprile, con un convegno nella sala del mappamondo di palazzo Venezia dedicato al padre, Luciano, storico dirigente del Pci. In contemporanea con la seduta congiunta delle Camere per l'elezione del Capo dello Stato, dunque, Barca svelerà le sue intenzioni. Che secondo molti si tradurrebbero nel tentativo di scalata alla segreteria del Partito Democratico, precondizione per una candidatura che potrebbe arrivare ovviamente solo nel caso in cui non si andasse ad elezioni anticipate. E, accanto a chi vede in lui l'erede naturale di Bersani nel solco di quel "girare la ruota" con cui il vincitore delle primarie declina la parola rinnovamento, c'è anche chi ipotizza che Barca possa essere il contralto ideale di Matteo Renzi. Con un ticket in grado di ridare slancio al Pd e riportare il centrosinistra alla guida del Paese.

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