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Fabrizia Di Lorenzo: chi è la 31enne italiana uccisa nell’attentato di Berlino

Originaria di Sulmona, si era trasferita ufficialmente nella capitale tedesca (dove era stata già in Erasmus) da 3 anni. Lavorava in una società di consulenza trasporti e logistica. E’ stato il ministro degli Esteri Alfano a confermare la notizia del decesso. Il padre: “Abbiamo capito che era finita lunedì notte all’una e mezza”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Ciao mamma, come stai? E papà? Io bene, tranquilla. Sto andando al mercatino di Natale, in centro. Voglio prendere qualche regalo, ci sono cose carine lì… Sì, certo, ci vediamo mercoledì [oggi, nd]”. Queste le ultime parole che Fabrizia Di Lorenzo ha rivolto alla sua famiglia sono quelle di una giovane che non vede l’ora di tornare finalmente a casa per le vacanze di Natale. La 31enne di Sulmona è morta nell'attentato di Berlino, come confermato dal Ministro degli Esteri Alfano.

Il suo cellulare era stato ritrovato sul luogo dell‘attentato del camion killer nella capitale tedesca, nella zona dei mercatini di Natale del quartiere di Charlottenburg. La madre, insieme al fratello sono subito partiti per Berlino per il riconoscimento di quel corpo dal volto sfigurato. Impossibile inizialmente dire se fosse quello di Fabrizia. Tuttavia il padre sembrava aver già intuito la sorte della figlia: “Abbiamo capito che era finita lunedì notte all’una e mezza” ha ammesso il signor Gaetano. “Siamo stati noi a chiamare la Farnesina – ha aggiunto – Ci siamo mossi con i nostri canali, ma da quanto mi dice mio figlio da Berlino, non dovrebbero esserci più dubbi. È lì con mia moglie in attesa del dna, aspettiamo conferme ma non mi illudo”. La conferma è giunta dopo la comparazione del profilo genetico, come avviene per tutte le vittime non identificate. Molto probabilmente nella giornata di oggi.

"È un dolore troppo grande…sento che mi ha abbandonata… Era così contenta, felice di essere lì.. è triste che una persona esca dal lavoro e non rientri più". Ha detto invece Giovanna, la madre di Fabrizia, durante la comunicazione telefonica con il vescovo di Sulmona Angelo Spina, che ha assicurato la vicinanza nella preghiera dell'intera Diocesi

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Fabrizia viveva da tre anni a Berlino. Lavorava alla 4Flow, società di consulenza trasporti e logistica che conta 350 dipendenti, ma in precedenza aveva avuto un impiego alla Bosch. La giovane si era laureata alla Sapienza di Roma in Mediazione linguistico-culturale, poi si era specializzata magistrale a Bologna in Relazioni internazionali e diplomatiche, quindi un master alla Cattolica di Milano in tedesco per la comunicazione economica. Da lì la scelta di andare prima a fare esperienza a Vienna, quindi il trasferimento nella capitale della Germania, dove era stata già in Erasmus tra il 2006 e il 2007. Berlino l’aveva conquistata e così aveva deciso che sarebbe stata la sua nuova casa. “Il nostro motto, il nostro posto: in love with Berlin”, scriveva Fabrizia su Facebook. Ma con le vacanze di Natale in arrivo la 31enne sarebbe ritornata dai suoi cari. Purtroppo però non lo farà: è stata la sua famiglia a volare da lei, per riconoscere il suo corpo.

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