Fa coming out e viene aggredito. La Rete gli dona 100.000 dollari (VIDEO)
Poteva essere per lui la giornata in cui fissare un punto e andare a capo, perché rendere consapevoli i propri genitori poteva essere il passaggio per una vita armoniosa con la propria famiglia. Daniel Ashley Pierce, un ventenne della Georgia, negli Usa, aveva però la chiara percezione che qualcosa sarebbe andato storto. Prima di spiegare alla matrigna il proprio orientamento sessuale, attiva la telecamera del proprio smartphone. Quella che segue è una discussione nella quale, battuta dopo battuta, si alzano i toni fino ad arrivare alle mani.
All'inizio sembra ci sia la possibilità di un incontro. Lei dice "so che sei gay da quando eri bambino", lui ne deduce: "allora sai anche non l'ho scelto io". Poi le posizioni della matrigna si irrigidiscono: "è una sofferenza che hai scelto tu" e "puoi negarlo quanto vuoi, ma io credo nella parola di Dio e Dio non crea nessuno in quel modo". Alla fede della donna, il giovane risponde proponendo un approccio scientifico: "conosco le basi della biologia e della psicologia: nelle prime sei settimane dopo il parto è già chiaro come si svilupperà la nostra personalità […] Non si può cambiare, è scientificamente provato". Poi l'espulsione da casa: "non ti sosterremo più. Devi andartene di casa, devi andare vivere da qualche altra parte. Poi potrai fare tutto ciò che vuoi. Non voglio che la gente pensi che approvi quello che stai facendo". "Va bene mamma – risponde Daniel – giovedì a mezzanotte sarò fuori".
Interviene la nonna, che offende il nipote. Le immagini diventano poco chiare, ma si capisce che il giovane subisce dei colpi. Infine il video, che va su Youtube mercoledì 27 agosto e documenta la reazione della famiglia adottiva di Daniel. Il video diventa virale, totalizza 35 mila commenti e 5 milioni di visualizzazioni. Daniel decide di organizzare una raccolta fondi, che veicola nella descrizione del video stesso, e riesce sorprendentemente a mettere insieme 93.000 dollari per gli studi e la sua vita da solo. Dall'espulsione dei familiari alla solidarietà degli sconosciuti.
