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F35, arriva anche la bocciatura dei piloti Usa: ecco il dossier ufficiale

I politi statunitensi hanno redatto un documento fortemente critico sugli arei da guerra che anche l’Italia acquisterà.
A cura di Davide Falcioni
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F-35-Fighter

Con una cadenza quasi settimanale e una puntualità disarmante, continuano ad arrivare documenti ufficiali che bocciano il progetto dei caccia F35, gli aerei da guerra che anche l'Italia acquisterà in 90 esemplari pagando non meno di 15miliardi di euro. Stavolta a criticare il velivolo sono i piloti statunitensi che lo stanno testando ed hanno redatto un dossier il 15 febbraio scorso: nel report emergono 8 punti critici che devono essere risolti e che, comunque, offrono un ritratto desolante di quella che viene presentata come una implacabile macchina da guerra.

Il primo problema è quello della visibilità: la cabina, secondo i piloti, sarebbe stata disegnata male. Di fatto, in fase di volo è molto difficile vedere gli altri aerei e anche capire cosa sta succedendo alle spalle, una condizione potenzialmente letale: "In combattimento rischiamo di essere presi a cannonate in qualunque momento. Il seggiolino è troppo largo, impedisce la visibilità e la sopravvivenza durante le azioni contro bersagli a terra o negli scontri in cielo". Ridisegnare un nuovo seggiolino, però, richiede tempi lunghi e una nuova progettazione. Ma il seggiolino eiettabile darebbe anche altri problemi: sarebbe privo dei sensori indispensabili per mettere al sicuro il pilota liberandolo dall'imbracatura, soprattutto al contatto con l'acqua. Una valutazione pesantemente negativa riguarda anche l'interfaccia tra gli apparati di bordo e il pilota: "Non permettono al pilota di sentirsi sicuro nell'affrontare missioni critiche". Un grosso guaio per un velivolo che dovrebbe compiere operazioni di attacco nelle condizioni peggiori e che sulla carta prometteva di sfidare più bersagli contemporamente.

Sotto accusa anche il sistema radar: "In due missioni è stato completamente fuori uso, in una non ha mostrato i bersagli, in un'altra senza motivo ha smesso di segnalare gli obiettivi, in un'altra ancora ci ha messo troppo tempo per individuare bersagli che si muovevano alla stessa velocità". Anche l'apparato che proietta i dati nella visiera del casco del pilota non è stato impeccabile: "Se i problemi non vengono risolti bloccheranno la possibilità di compiere missioni di addestramento o operative". Persino uno dei sistemi più innovativi dell'F35 – ovvero la presenza di comandi touch screen per semplificare le attività dei piloti – si è mostrato carente: "Non sono di facile accesso, distraggono l'attenzione, non danno un feedback al contatto e spesso inducono in errore, specialmente nei momenti di difficoltà o quando si vola in condizioni meteo turbolente".

Molto complicato anche addestrarsi: le macchine fornite ai piloti, infatti, non possono volare di notte o con condizioni meteo difficili: "In un caccia pronto al servizio, alla fase di familiarizzazione con il velivolo seguono attività che simulano il combattimento come duelli aerei, bombardamenti e operazioni tattiche notturne. L'F35 non può servire ad addestrarsi per questi compiti e attualmente non ha nessuna capacità di combattimento, perché è ancora in una fase di sviluppo iniziale".

Insomma, le valutazioni dei top gun sono pesantemente negative, anche perché gli aerei testati dovrebbero essere operativi: non una versione definitiva, ma comunque molto vicina a quella coi quali si svolgeranno vere missioni e combattimenti.

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