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Expo: ecco le 5 mostre da vedere a Milano durante l’Esposizione Universale

In occasione di Expo 2015, Milano si apre in tutta la sua bellezza artistica a mostre ed installazioni internazionali, che ripropongono artisti come Leonardo e De Chirico al grande pubblico. Ecco i 5 appuntamenti imperdibili della stagione.
A cura di Redazione Cultura
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Tony Cragg sulle Terrazze del Duomo
Tony Cragg sulle Terrazze del Duomo

Dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 Milano ospiterà l'Esposizione Universale con «Nutrire il Pianeta, energie per la Vita»: alimentazione e nutrizione i temi di questo evento mondiale che, da quando per la prima volta nel 1851 prese vita nel Crystal Palace a Londra, mai ha smesso di far parlare e di stupire. La città si prepara da tempo ad ospitare gli oltre 20 milioni di visitatori attesi, non solo organizzando l'immensa area espositiva di 1 milione di metri quadri nella zona nord-ovest della città, ma proponendo un fitto calendario di eventi musicali e artistici, convegni e spettacoli. Anche i luoghi della cultura al centro di Milano si ripropongono come paradigma dell'eccellenza italiana: il Comune di Milano riapre musei, biblioteche, e ospita artisti visionari da tutto il mondo, per una stagione non solo all'insegna della riflessione sul progresso ma anche all'insegna del recupero di ciò che è passato e di ciò che è arte.

1. Leonardo a Milano

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Una mostra monografica fra le più importanti mai organizzate in Italia, promossa dal Comune di Milano e ideata e prodotta da Palazzo Reale e Skira editore. L'apertura, in programma per il 16 aprile 2015, ha registrato il record di visitatori, con 3160 presenze. Fra il 1464 e il 1472 Leonardo si forma nella bottega di Andrea Verrocchio, acquisendo conoscenze pratiche che in seguito rielaborerà in un approccio nuovo alla rappresentazione artistica: scienza e disegno, invenzioni meccaniche e paragoni con gli antichi, realtà e utopia fino ad arrivare al mito assoluto, “La Gioconda”. Le dodici sezioni della mostra proiettano nel Genio multiforme di Leonardo: codici originali, disegni autografi e un cospicuo numero di opere d'arte, fra le quali le celeberrime “Annunciazione”, “San Giovanni Battista” e “Madonna Dreyfus”.

2. La Pietà Rondanini all'antico Ospedale Spagnolo

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Da sabato 2 maggio, quasi in contemporanea con l'inizio di Expo, sarà possibile ammirare l'ultimo capolavoro scultoreo di Michelangelo Buonarroti nella nuova area museale creata nell'antico Ospedale Spagnolo. Rispettando la tematica fondamentale, la pietà raffigura Maria che tiene in braccio il corpo senza vita di Gesù Cristo, dopo la sua passione e deposizione. Scolpita fra 1552 e 1564, secondo le fonti lo scultore vi lavorò fino a pochi giorni prima di morire. In particolare, quella di Michelangelo è una pietà del tutto innovativa, in quanto composta verticalmente e curvata in avanti, diversa, dunque, dalla altrettanto famosa Pietà in San Pietro o dalla Pietà Bandini.

3. I Bagni misteriosi di Giorgio De Chirico a Parco Sempione

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L'opera, che si trova nei giardini del Palazzo dell'Arte nel Parco Sempione, dopo 42 anni dall'inaugurazione ritorna allo splendore originario. Nel progetto infatti, proposto da De Chirico per la XV Triennale di Milano nel 1973, i colori sgargianti dominavano. Realizzata in occasione della mostra “Contatto:Arte-Città” aveva carattere temporaneo, e quindi, doveva essere smantellata alla fine dell'evento. Rimase però dov'era, subendo negli anni numerosi atti vandalici e tornando solo oggi, dopo molto tempo, allo splendore originario.

4. Photofestival d'autore

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Inaugurata il 20 aprile, in occasione dell'Expo la rassegna quest'anno non seguirà il tradizionale calendario: non solo l'appuntamento primaverile da aprile a giugno, ma anche un ritorno autunnale dal 15 settembre al 31 ottobre. In linea con il tema dell'Expo l'evento titola “Dire, Fare, Mangiare”, e torna con una fittissima agenda di appuntamenti, tra i quali non solo mostre ed esposizioni come quella “Robert Capa: Italia 1943-1944”, ma anche lectio magistralis, interventi e visite guidate.

5. Altre tre piccole perle: Felix Shram, Paolo Cavinato, Pietro Roccasalva e Tony Cragg.

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Nel sito della zona est di Milano, quartiere universitario, inaugura la nuova galleria Ribot. La stagione espositiva inizia con la prima mostra nazionale di Felix Shram, artista austriaco di nuova generazione. Legno e cartongesso i principali materiali utilizzati per installazioni che pervadono l'intero ambiente e ben poco lasciano all'immaginazione. Ancora arte contemporanea con Paolo Cavinato, che fino al 26 giugno sarà presso la galleria The Flat, ma del tutto diversa: lineare, studiata, rigorosa e asettica questa, con linee precise e trame rigide. Un lavoro che esplode in mille esperienze diverse dopo la permanenza dell'artista a Shanghai. Un ultimo salto nella pittura invece con “The Wooden O” di Pietro Roccasalva, che fino al 23 maggio sarà presso la galleria ZERO con la sua rielaborazione affascinante del Globe Theatre, il teatro della compagnia di William Shakespeare. The Wooden O è appunto il nome del teatro, che per la sua struttura ottagonale creava atmosfere magiche ed equivoche insieme, e tanto ha lasciato nell'immaginario di chi ha sognato magari leggendo “Romeo and Juliet” o “Macbeth”. La più raffinata delle perle è però senz'altro l'installazione di Tony Cragg, “Paradosso”, realizzata appositamente per essere collocata sulla cima del Duomo di Milano. Fino al 31 ottobre sarà possibile ammirare l'opera di quest'artista visionario che, giocando con le potenzialità dei materiali e l'illusione data dalle forme sinuose e lanciate verso l'alto, crea un vero e proprio paradosso: quello dell'arte contemporanea che s'incontra e si fonde con uno dei simboli più antichi e tradizionali della città, il Duomo.

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