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Expo 2015: per i poteri a Cantone decreto dopo le elezioni

Il Governo studia un mini decreto per dare poteri di controllo al presidente dell’authority anticorruzione.
A cura di A. P.
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Dopo le prese di posizione del presidente dell'authority anticorruzione, Raffaele Cantone, dal Governo è un coro di voci per dare più poteri di vigilanza al magistrato sugli appalti di Expo 2015. Dopo il Premier e il Ministro dell'Interno Alfano, anche il Ministro della giustizia Andrea Orlando ha insistito in questa direzione. In realtà i primi atti concreti dell'Esecutivo dovrebbero arrivare solo dopo le elezioni europee del 25 maggio a seguito di alcune verifiche amministrative sui provvedimenti da intraprendere. Come sottolineano in molti, infatti, si tratta di un tema molto delicato e vanno evitati sovrapposizioni tra magistratura e enti di controllo senza rallentare i lavori di Expo 2015. Al momento l'idea del Governo è quella di varare un mini decreto legge che consentirà a Cantone di operare con più uomini e soprattutto con più poteri.

I poteri di Cantone – Una misura per accelerare i tempi visto che per il pacchetto di riforma della giustizia si dovrà attendere ancora molto tempo. Tra i poteri di Cantone sicuramente l’accesso preventivo alle informazioni sugli appalti, come ha assicurato Alfano, ma probabilmente sarà escluso invece il potere di revoca degli stessi appalti. Il provvedimento "va verificato dal punto di vista amministrativo" ha spiegato infatti il Presidente del Consiglio, aggiungendo: "Bisogna essere molto seri, Cantone non è un supereroe, ma il presidente dell'authority anticorruzione. Ora si tratta di capire, non può essere un sostituto del Pm a Milano ma neanche un passatimbri".

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