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Eurostat: In Italia un disoccupato su tre rinuncia a cercare lavoro

Secondo l’ultimo rapporto Eurostat, il 37,1% dei disoccupati italiani ha rinunciato a trovare una nuova occupazione, contro una media Ue del 18,9%. Quello italiano è il dato peggiore di tutta Europa.
A cura di C. M.
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Secondo l'ultimo rapporto relativo al mercato del lavoro europeo diramato da Eurostat, il primo trimestre del 2016 non ha portato buone nuove all'Italia. Stando alle risultanze, infatti, si evince che nei primi tre mesi dell'anno, sono aumentati gli italiani disoccupati che hanno rinunciato a cercare lavoro. I cosiddetti sfiduciati, che pensano sia inutile proseguire con la ricerca di un nuovo posto di lavoro perché magari stufi di mandare curriculum e non ricevere mai risposta. Nel primo trimestre del 2016, quindi, secondo il rapporto Eurostat pubblicato il 29 agosto, la quota di persone passate dalla disoccupazione all'inattività è pari al 37,1%, più del doppio della media europea, che si attesta al 18,9%. Nello stesso periodo, stante la riduzione degli sgravi contributivi sui nuovi assunti a tempo indeterminato dal 100 al 40%, il 12,8% dei disoccupati ha trovato lavoro, dato inferiore rispetto al 15,4% della media europea.

Facendo qualche confronto con i paesi di area Ue, è notevole la differenza di risultati che passa tra il Belpaese e Francia, Spagna e Regno Unito. Secondo il rapporto, infatti, in Francia il 17,1% dei disoccupati è passato all'inattività – 20 punti percentuali in meno rispetto all'Italia – nel Regno Unito il 15,2% e in Spagna il 14,2%. Per quanto riguarda il dato della disoccupazione comparato tra il primo trimestre del 2016 e l'ultimo del 2015, risultano tuttora disoccupati il 63% dei lavoratori che negli ultimi tre mesi del 2015 risultavano privi di occupazione in Francia, il 69,8% in Spagna e il 65,3% in Regno Unito.

Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione tra i cittadini dell'Unione europea, nell'ultimo trimestre del 2015 risultavano disoccupati 13 milioni di lavoratori, mentre tra l'ultimo trimestre del 2015 e il primo del 2016 3 milioni di persone hanno trovato un impiego, mentre il 18,9% – ovvero 3,7 milioni di persone – sono passate dalla disoccupazione all'inattività.

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