Europee, in campagna elettorale le foto hot di Paola Bacchiddu per Lista Tsipras
"Ciao. È iniziata la campagna elettorale e io uso qualunque mezzo. Votate L'Altra Europa con Tsipras", è la frase che accompagna lo scatto, in bikini e con il lato b bene in mostra , postato su Facebook da Paola Bacchiddu, giornalista (ex Linkiesta e collaboratrice dell'Espresso.it) al momento responsabile della comunicazione per "L’altra Europa con Tsipras". Una trovata che, come confermato dalla stessa Bacchiddu, avrebbe incassato sia consensi che critiche, considerando anche che l'iniziativa arriva da un gruppo politico che tra i candidati annovera, per esempio, Barbara Spinelli e diverse esponenti del gruppo “Se non ora quando”, nato durante il governo Berlusconi.
A commenti come "Brava, hai rotto un tabù della comunicazione a sinistra", se ne alternano altri come “Sei meglio della Minetti, prendiamo il 10%”. Qualche ora dopo è la stessa Bacchiddu a postare il seguente messaggio: "Alle leonesse che non conosco e che mi inviano messaggi d'ingiuria privatamente, vorrei dire che se volete commentare pubblicamente potete farlo. Ironia, questa sconosciuta", ha scritto, riservando la visione della foto su FB solo a chi le è amico.
Il dibattito si è accesso sul web, tanto che dal blog abbattoimuri.wordpress.com, la femminista Eretica ha lanciato la campagna, "Ce lo chiede l'Europa come gesto di solidarietà". E diversi sono stati i selfie di uomini e donne seminudi per dimostrare semplicemente un concetto : "Il corpo è mio e ci faccio quello che voglio io".
È ufficialmente partita la campagna “Il corpo è mio e ci faccio quello che voglio io“, in onore di Paola Bacchiddu "e di tutte le donne libere di mostrarsi come accidenti credono. Perché un principio deve essere stabilito innanzitutto: nessun@ può permettersi di dire a un’altra quel che deve fare di se stessa. Infine un pensiero dedicato a chi su twitter diceva, ieri, alludendo a questioni di “competenza“, notoriamente attribuibile solo alle donne vestite da suore, che “la politica è una cosa seria“, perciò Paola sarebbe una “poco seria“. Il fatto che lei sia stata lì a farsi largo tra moralismi e profondissime valutazioni come queste non può che rendermela simpatica.