Euro ai minimi da 9 anni e Borse a picco: i mercati temono l’avanzata di Tsipras in Grecia
UPDATE: Al termine della giornata la Borsa di Milano ha chiuso perdendo il 4,92%: secondo gli osservatori le cause andrebbero ricercato nei possibili esiti della campagne elettorale in Grecia, dove il 25 gennaio si eleggerà il nuovo primo ministro.
Borse europee in grande difficoltà e euro ai minimi da 9 anni a questa parte: a quanto pare a destare preoccupazione sarebbero la situazione della Grecia, chiamata a tornare alle urne anticipatamente. Nel paese ellenico i sondaggi danno in testa Alexis Tsipras, leader del partito di sinistra radicale Syriza intenzionato a ricontrattare il pagamento del debito pubblico, contravvenendo alle misure di rigore chiesta dall'Unione Europea. Le "tensioni" sul caso greco hanno avuto conseguenze su Piazza Affari, che perde il 3% risultando la peggiore del Vecchio Continente. Ciò, comunque, non ha aumentato lo spread tra Btp e Bund. I peggiori titoli sono stati quelli di Eni; male anche Intesa San Paolo e Unicredit, oltre a Enel. Bene invece Luxottica che, grazie al rafforzamento del dollari, ha fatto segnare un nuovo massimo.
Come detto, secondo gli operatori di Borsa l'elemento critico sarebbe la situazione politica greca e il timore che il paese possa uscire dall'euro dopo le elezioni del 25 gennaio. Il candidato in testa, Alexis Tsipras, non ha tuttavia mai espresso l'intenzione di portare il paese fuori dalla moneta unica. Il primo punto del programma di Syriza infatti recita: "Cancellare la maggior parte del valore nominale del debito pubblico in modo che diventi sostenibile nel contesto di una Conferenza europea del debito. E ‘successo per la Germania nel 1953. Può anche accadere per il Sud Europa e la Grecia". In questo quadro la Commissione Europea ha affermato, attraverso un portavoce, che il trattato Ue dice che la partecipazione all'area euro "è irreversibile".
