9 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Eternit, il magnate svizzero Schmidheiny accusato di omicidio volontario

Omicidio volontario per 213 casi di morte provocata da esposizione all’amianto: è l’accusa confezionata dalla procura di Torino nell’inchiesta Eternit bis. L’indagato è Stephan Schmidheiny, già condannato in appello per disastro ambientale.
A cura di Susanna Picone
9 CONDIVISIONI
Immagine

Omicidio volontario per Stephan Schmidheiny, il miliardario svizzero chiamato a rispondere della strage da amianto della Eternit. Il pm Raffaele Guariniello, assieme al sostituto procuratore Gianfranco Colace, ha firmato l'avviso di chiusura delle indagini dell'inchiesta cosiddetta Eternit bis, che sarà notificato tanto all'imputato che alle famiglie delle 213 vittime colpite da mesotelioma pleurico. L'indagine si innesta sul maxi-processo Eternit, nato per iniziativa dei pm Gianfranco Colace, Sara Panelli e Raffaele Guariniello, che si era chiuso con la condanna di Schmidheiny in Corte d'Appello: in quel caso si contestava il disastro ambientale colposo provocato da quattro stabilimenti italiani (Casale Monferrato, Cavagnolo, Bagnoli e Rubiera) della multinazionale elvetica dell'amianto. I pubblici ministeri hanno formulato per Stephen Schmidheiny la stessa accusa di Harald Espenhahn, amministratore delegato della ThyssenKrupp.

Chiusa l’inchiesta Eternit bis

Secondo i pm il magnate svizzero ha nascosto informazioni sui pericoli dell’esposizione all’amianto, e non ha nemmeno investito nelle opere di bonifica dopo il fallimento di Eternit Italia e la chiusura dei suoi stabilimenti. Secondo l’accusa questa incuria è dimostrata dalla morte di Paola Chiabrera Gazziero, una donna di 36 anni di Casale Monferrato, che non ha mai lavorato nella fabbrica di Eternit, ma che è stata esposta all’amianto dopo la sua nascita nel 1976. “È un’accusa grave ma, a mio avviso, infondata”: questo il commento all’imputazione di omicidio volontario del professor Astolfo Di Amato, legale dell'imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny. La condotta del magnate svizzero, questa volta, viene direttamente messa in relazione con il decesso di persone che lavoravano o vivevano nelle zone delle fabbriche.

9 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views