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Eternit, Cassazione: “La sentenza non era sui morti. Renzi contro prescrizione

Il giorno dopo la sentenza della Corte di Cassazione sul processo Eternit è il momento delle polemiche. Anche politiche con Renzi che dice “basta all’incubo prescrizione”.
A cura di Susanna Picone
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“L'oggetto del processo Eternit era esclusivamente l'esistenza o meno del disastro ambientale, la cui sussistenza è stata affermata dalla Corte che ha dovuto, però, prendere atto dell'avvenuta prescrizione del reato”, avvenuta nel 1986 con la chiusura degli stabilimenti. Con queste parole, all’indomani della tanto discussa sentenza Eternit, è intervenuta con una nota la stessa Corte di Cassazione. I Supremi giudici hanno precisato che “non erano oggetto del giudizio i singoli episodi di morti e patologie sopravvenute, dei quali la Corte non si è occupata”. Non si placano le polemiche il giorno dopo la sentenza sul caso Eternit. Il sindaco di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, ha proclamato una giornata di lutto cittadino e nel frattempo è arrivata la notizia che la procura di Torino ha chiuso l’inchiesta Eternit bis sulla morte di oltre 200 persone, che hanno respirato l’amianto nelle zone vicine alle fabbriche di Casale Monferrato e Cavagnolo. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Gianfranco Colace e da Raffaele Guariniello. I magistrati hanno annunciato che ai 213 casi di morte contestati nel processo bis si aggiungeranno circa altri cinquanta casi. Indagato, ancora una volta, l’ex amministratore della Eternit, Stephan Schmidheiny: il reato ipotizzato è omicidio volontario continuato e pluriaggravato. Le aggravanti sono quelle previste dall’articolo 577: aver agito per motivi abietti e aver commesso il fatto con mezzo insidioso.

Sentenza Eternit, lutto cittadino a Casale Monferrato

Dopo la sentenza di ieri, questa mattina il sindaco di Casale Monferrato Titti Palazzetti è scesa in piazza con i cittadini per protestare contro l’annullamento della condanna del magnate svizzero Schmidheiny. “Non ci fermeremo, porteremo avanti la nostra battaglia in tutti i modi possibili, nelle sedi legali e in Parlamento per riformare la giustizia e affinché nel codice penali siano inseriti in modo chiaro i reati contro l’ambiente e la salute dei cittadini e che le pene non siano più prescrittibili”, così il sindaco. Del processo Eternit questa mattina ha parlato anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi che, nel corso di un’intervista all’emittente Rtl 102.5, ha detto che o una vicenda come questa “non è reato”, “oppure se è un reato che viene prescritto allora c’è qualcosa che non va ed è ora di cambiare le regole”. Per il premier non ci deve essere l’incubo della prescrizione. Il premier ha detto che il governo cambierà i tempi della giustizia e le regole sulle scadenze dei reati.

Renzi e Grasso contro la prescrizione

O una vicenda come Eternit "non è un reato o se è un reato ma prescritto, vuol dire che bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione perché non ci deve essere l'incubo della prescrizione". E' la posizione premier Renzi a Rtl sulla vicenda Eternit. "Le domande di giustizia non vengono meno nel tempo. Cambieremo il sistema del processo e le regole del gioco della prescrizione", ha poi annunciato il Presidente del Consiglio. Sul caso interviene anche il presidente del Senato, Pietro Grasso: "Non ho letto la sentenza sul caso Eternit e non posso commentare, ma c’è una legge sulla prescrizione che è sbagliata e che va cambiata al più presto, sono 15 anni che lo dico". E aggiumge: "Spero che la politica non abbia l’atteggiamento del coccodrillo e che ci sia una politica del prima e non del dopo, per questo la legge sulla prescrizione va cambiata al più presto" ribadisce.

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