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“Estratti vivi anche i genitori piccolo Samuele”. Ma non è vero, il sindaco chiede scusa

La famiglia si trovava in vacanza all’hotel Rigopiano ed è rimasta intrappolata nella struttura. Tratto in salvo solo il piccolo Samuel e non i genitori come il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, si era affrettato ad annunciare su Facebook.
A cura di Davide Falcioni
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Ieri la notizia che tutti aspettavano: Domenico Di Michelangelo e la moglie Marina Serraiocco "sono vivi", come il piccolo Samuel, estratto realmente dalle macerie dell'Hotel Rigopiano e ora ricoverato in ospedale. Poi, con il passare delle ore, l'angoscia che cresce: il poliziotto abruzzese in servizio al Commissariato di Osimo, e Marina non sono nella lista dei superstiti. La notizia del salvataggio della famigliola (il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni l'aveva postata sul suo profilo Facebook), era stata data ai familiari di Di Michelangelo da un amico presente sul posto, sembra il testimone di nozze di Domenico. I genitori e il fratello, Alessandro Di Michelangelo, agente della Digos di Chieti, avevano creduto al miracolo, che invece almeno finora, riguarda solo Samuel.

Ad ore di distanza, il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni pubblica un post di scuse a nome dell'amministrazione comunale. "Con riferimento alla comunicazione data nella giornata di ieri sulle condizioni della famiglia osimana – scrive – dobbiamo prendere atto che per ora l'unica notizia certa è che il piccolo Samuel è salvo. Scusandoci con la città e con i famigliari di Marina e Domenico per l'increscioso equivoco, generato probabilmente dalla concitazione e dalla forte emozione del momento, la nostra comunità continua a pregare senza perdere la speranza".

Domenico Di Michelangelo, per gli amici Dino, 41enne originario di Chieti, agente di polizia del commissariato di Osimo, in provincia di Ancona, è spostato con la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, cresciuta a Popoli – in Abruzzo – ma da tre anni trasferitasi nelle Marche dove ha aperto, proprio a Osimo, il negozio “La bomboniera di Marina”. Insieme ai due è stato estratto anche il piccolo Samuele, 7 anni, figlio della coppia. La famiglia osimana, così come gran parte degli altri ospiti della struttura, si trovava nell'hotel alle pendici del Gran Sasso per trascorrere qualche giorno sulla neve, approfittando di un'offerta particolarmente vantaggiosa e di prezzi più bassi del solito.

Due giorni fa, mercoledì pomeriggio, dopo aver avvertito la sequenza di scosse di terremoto, Domenico, Marina e Samuele aveva deciso di fare i bagagli e tornare a casa. Era tutto pronto, quando sono stati avvertiti da un dipendente dell'hotel che la strada, a causa delle forti nevicate, era del tutto impraticabile. Sarebbe stato necessario pazientare e attendere l'arrivo di uno spazzaneve, che in teoria avrebbe dovuto ripristinare la viabilità a partire dalle 15. Mentre attendevano l'inizio dei lavori l'hotel Rigopiano è stato sepolto da una slavina.

A dare per primo l'annuncio del ritrovamento della famiglia, come detto, era stato il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, con un post sul suo profilo Facebook: “Sono salvi. Fonti autorevoli mi comunicano che sono tutti e tre vivi. Vi aspettiamo a Osimo a braccia aperte”. Poi la dura realtà: i due genitori sono ancora sepolti e nessuno sa se ancora in vita.

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