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Esposto all’Agcom contro Ballarò: “Giannini esclude il Pd e non rispetta la par condicio”

I vicesegretari del Partito Democratico Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani hanno presentato un esposto contro la trasmissione Rai Ballarò, condotta da Massimo Giannini. Secondo gli esponenti dem, il conduttore avrebbe escluso il pd dalla puntata andata in onda durante l’ultima settimana di campagna elettorale, violando le regole della par condicio.
A cura di Charlotte Matteini
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Massimo Giannini

Una violazione intollerabile alla par condicio, sostengono Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani, riguardo l'esclusione degli esponenti del Partito Democratico dal parterre di Ballarò, il programma di approfondimento politico condotto da Massimo Giannini su Rai3. Per questo motivo, i due vicesegretari del Pd hanno presentato un esposto all'Agcom, così che possa pronunciarsi sulla vicenda. "Il veto di Ballarò sulla presenza del Pd in trasmissione nella settimana del voto amministrativo e per la seconda settimana di seguito, rappresenta una violazione intollerabile alla par condicio e al pluralismo televisivo. Il partito democratico presenterà un esposto all'Agcom su questa esclusione inspiegabile, lasciata senza risposta e senza responsabili da parte dei vertici Rai", si legge in una nota diramata alla stampa.

I dati rilevati dall'Osservatorio di Pavia, però, evidenziano che il Partito Democratico non sia affatto penalizzato in televisione, ma sia addirittura sovraesposto e che l'esclusione degli esponenti del Pd dalla puntata di Ballarò sarebbe stata decisa proprio per rispettare le regole imposte dalla normativa sulla par condicio. Secondo i dati dell'Osservatorio di Pavia, infatti, dal 26 aprile al 31 maggio, la trasmissione di Giannini avrebbe riservato un "tempo di parola" pari al 23,8% a membri di governo, 22% a esponenti del Pd, 15,9% al M5s e 8,6% alla Lega.

L'onorevole del Partito Democratico e membro della commissione vigilanza Rai Michele Anzaldi, a differenza dei colleghi, ha preso le difese di Giannini, sostenendo che la decisione di escludere gli esponenti del Pd dalla serata sarebbe in capo ai funzionari Rai, non al conduttore della trasmissione: "Il problema non è tanto di Giannini, ma dei funzionari che hanno gestito la vicenda. È stato detto che il Pd avrebbe esaurito i suoi tempi. A questo punto bastava vedere i dati relativi alle presenze delle forze politiche a Ballarò, per verificare se questo corrisponde al vero o no".

Secondo il deputato dem Ernesto Carbone, i dati Agcom ufficiali non evidenzierebbero alcuna sovraesposizione del Partito Democratico. "Gli unici dati ufficiali sono quelli dell'Agcom e non risulta alcune sovraesposizione del Pd. È inconcepibile che a quattro giorni dal voto sia chiamato a parlare di immigrazione Matteo Salvini, il segretario del partito del quale faceva parte il ministro dell'Interno che ci ha fatto meritare la condanna Ue per i respingimenti in mare dei migranti. E che ha fatto parte di un governo che ha tagliato 3 miliardi e mezzo di risorse alla sicurezza", replica Carbone.

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