Esplosioni in una miniera in Russia, è strage di operai
Dopo ore di speranza e di tentativi vani, si sono concluse con il tragico bilancio di 36 morti le operazioni di soccorso agli operai intrappolati in una miniera di carbone nel nord della Russia. Le autorità locali infatti hanno ordinato lo stop alle ricerche dei sopravvissuti dichiarando la morte di ben 31 minatori rimasti incastrati sotto terra a seguito di un crollo nella miniera e di cinque pompieri impegnati nel salvataggio. "Secondo il consiglio tecnico degli esperti, le 26 persone che si trovavano nella miniera non avevano alcuna possibilità di sopravvivere per questo le operazioni di soccorso si sono concluse", ha scritto in una nota la portavoce di Vorkutaugol, la società che gestisce la miniera.
La decisione di sospendere le ricerche è arrivata proprio a seguito di nuove deflagrazioni nella struttura che sono costate la vita ai vigili del fuoco arrivati sul posto. L'incidente principale nella miniera nei pressi della città di Vorkouta, nelle più remote regioni artiche della Russia, risale a giovedì quando alcune fughe di gas metano hanno innescato una violenta esplosione e un conseguente incendio. Durante la prima esplosione nella miniera ad una profondità di oltre 740 metri si trovavano 110 lavoratori. I soccorritori ne hanno tratti in salvo decine ma poi altre esplosioni li hanno costretti a desistere. Il direttore della miniera infatti ha sottolineato che visto il livello di gas nelle gallerie e le alte fiamme, che continuano a divampare, tutti i dispersi sono presumibilmente morti.
