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Esodati, l’Inps invia le lettere per controllare il diritto alla pensione

L’Inps ha avviato ieri la procedura di verifica dei requisiti per il pensionamento dei potenziali salvaguardati del decreto esodati.
A cura di Antonio Palma
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Esodati, l'Inps invia le lettere per controllare il diritto alla pensione

Ben presto per gli esodati sarà tempo di verifiche, infatti sono in arrivo per i diretti interessati una serie di lettere inviate dall'Inps per stabilire il loro diritto alla pensione con i vecchi criteri precedenti alla riforma pensionistica della Fornero, come previsto nel decreto esodati varato dal governo e non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Come rivela Il Sole 24 Ore l'Istituto nazionale di previdenza sociale ieri ha comunicato alle agenzie periferiche l'avvio della procedura di verifica imponendo di portare a termine il procedimento per gli esodati nel più breve tempo possibile e non oltre il 30 settembre. L'inps sta procedendo in questi giorni a valutare le situazioni assicurative e previdenziali dei potenziali beneficiari e per loro entro la prossima settimana arriverà la lettera dell'inps che li invita a controllare i propri estratti conto previdenziali e ad attivarsi nel caso vi siano inesattezze.

Solo dopo le verifiche arriveranno le lettere di conferma per il pensionamento – L'inps, anche attraverso una campagna informativa apposita da parte del Contact Center, si è attivata per informare i potenziali beneficiari che esiste la possibilità di fissare un appuntamento con un funzionario della sede locale per avere tutti i chiarimenti del caso e l'assistenza necessaria. In particolare agli esodati, almeno in questa prima fase, sarà riservato uno sportello amico che riceverà le loro richieste. Una volta terminata questa fase di verifica a livello nazionale, l'inps provvederà ad inviare un'altra comunicazione sull'esito del controllo per il diritto alla pensione. Almeno per i primi 65mila esodati individuati dal governo, dunque, potrebbe presto sparire l'incubo di ritrovarsi senza pensione né lavoro, mentre per gli altri 55mila previsti dal decreto sulla spending review si dovrà attendere l'autunno.

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