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Escluso dalla gita perché ha un preservativo in tasca. Interrogazione M5S al ministro

Lo studente di 12 anni è stato escluso dalla gita scolastica perché trovato con un preservativo in tasca. M5S: “Piunizione sbagliata: occorre una seria azione educativa e di sensibilizzazione su tematiche di educazione sessuale”.
A cura di D. F.
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Era il 2015 quando uno studente di 12 anni dell'istituto comprensivo “Ugo Foscolo” di Soverato, in provincia di Catanzaro, venne trovato con un profilattico sigillato in tasca durante una gita scolastica. Il fatto poteva essere archiviato come una "ragazzata", invece venne trattato con estrema serietà anche perché sul telefono del giovane vennero trovati messaggi Whatsapp con insulti a una ragazzina di 11 anni. Non solo, in un consiglio di classe emerse anche che il 12enne si era masturbato una volta in classe.

Ebbene, la vicenda poteva rappresentare l'occasione per una lezione di educazione sessuale invece è arrivata una punizione. Con una comunicazione il dirigente scolastico Domenico Servello, ha avvisato i genitori del ragazzino che il figlio non avrebbe potuto partecipare al viaggio d’istruzione previsto dal 7 all’11 aprile di quest'anno in seguito alla sanzione disciplinare adottata dal consiglio di classe nel maggio del 2015. Decisione che però non è andata giù al padre e alla madre dell'adolescente, che avevano già provveduto a punire il figlio sequestrandogli lo smartphone.

M5S: "Punizione eccessiva. Necessaria sensibilizzazione su tematiche di educazione sessuale"

Come se non bastasse il caso ha destato l'attenzione di Dalila Nesci, esponente del Movimento 5 Stelle che ha inviato un'interrogazione al ministro Giannini: "L’alunno è stato punito con una sanzione tardiva che non insegna nulla al ragazzo. Nel frattempo è stato persino discriminato dagli altri. La gestione di questa vicenda è stata inadeguata. Ora vogliamo delle risposte in Parlamento. Il caso di Soverato evidenzia quanto sia urgente una seria azione educativa e di sensibilizzazione su tematiche di educazione sessuale: un simile provvedimento entra in contrasto aperto con l’ultima campagna di prevenzione dell’Aids promossa dal ministero della Salute che raccomanda l’uso del preservativo”.

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