Equitalia: mazzette per chiudere le verifiche, arresti per corruzione
Chiudevano e cancellavano le cartelle esattoriali o velocizzavano le pratica di rateizzazione dei debiti dietro pagamento di mazzette. Questa l'accusa nei confronti di alcuni funzionari di Equitalia destinatari di ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip di Roma, Maria Bonaventura, ed eseguite questa mattina dai militari della Guardia di finanza del Nucleo speciale di polizia tributaria. In manette sono finiti tra gli altri il funzionario di Equitalia Sud, Salvatore Fedele, sua moglie e alcuni imprenditori e commercialisti che devono rispondere delle accuse di truffa ai danni di Equitalia e corruzione. Nell'ambito dell'inchiesta della Procura Capitolina, coordinata dal procuratore Nello Rossi e dai sostituti Francesca Loy e Stefano Fava, disposte anche una ventina di perquisizioni in uffici e abitazioni. Tra i perquisiti ci sarebbero anche il direttore di Equitalia del Lazio Alessandro Migliaccio e quello della Calabria Giovanbattista Sabia.
Le indagini – Secondo gli inquirenti alcuni imprenditori, attraverso l'intermediazione di professionisti del settore fiscale, avrebbero contattato funzionari di Equitalia sud, riuscendo a ottenere prima la rateizzazione dei propri debiti con l'erario e infine la cancellazione dietro pagamento di bustarelle e mazzette. Secondo le indagini delle Fiamme Gialle, alcune società pagavano ai funzionari dell’agenzia di riscossione tra i 3mila e i 10mila euro per ottenere le dilazioni del debito con Equitalia. È stato calcolato che in totale il danno erariale per la mancata riscossione ammonta a circa 17 milioni di euro, ma le indagini continuano e gli inquirenti non escludono che la somma possa lievitare ancora.