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Equitalia: “Crisi e clima ostile riducono i ricavi, riscossi solo 60 miliardi su 894”

L’Ad della società di riscossione, in audizione al Senato, ha spiegato che solo il 7,7% della somma iniziale è stato riscosso.
A cura di Antonio Palma
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La crisi economica sempre più pesante e il clima ostile nei confronti di Equitalia ha rallentato notevolmente il recupero dei crediti dell'Ente causando anche una significativa contrazione dei ricavi. È l'allarme lanciato dall'Amministratore delegato di Equitalia, Benedetto Mineo, durante l'audizione davanti alla commissione Finanze del Senato. "Gli effetti della crisi economica, il clima di ostilità nei confronti del nostro operare e la necessità degli adeguamenti procedurali e informatici alle continue modifiche normative hanno già determinato una significativa contrazione dei ricavi" ha spiegato infatti Mineo, sottolineando che i mancati introiti "per il 2013 sono stati assorbiti dalle azioni gestionali intraprese per il contenimento dei costi", ma che la situazione "difficilmente risulterà sostenibile in futuro senza interventi compensativi". "Una ulteriore riduzione della remunerazione, in sostanza, non consentirebbe la copertura dei costi a scapito del funzionamento dell'attività" ha tenuto a precisate l'Ad di Equitalia.

Facendo il punto della situazione sulla riscossione dei tributi affidati ad Equitalia, Mineo ha spiegato che sugli 894 miliardi di euro di carico di riscossione per il periodo 2000-2014, solo "il 7,7% è stato riscosso, per un valore di circa 60 miliardi". Dei restanti crediti affidati all'Ente "il 7,8% è il carico residuo su cui lavorare, cioè altri 60 miliardi teoricamente riscuotibili", mentre gli altri ormai sono quasi irrecuperabili. Il numero uno della società di riscossione ha spiegato che della cifra totale inizialmente segnalata il 22,6% era errato e quindi non esigibile. Un errore "da parte dell'ente emittente" e non imputabile a Equitalia, ha tenuto a sottolineare Mineo. Un altro 27% della somma è rappresentato da contribuenti falliti, deceduti e nullatenenti a cui non si può chiedere nulla e il 2% sono rateizzazioni a scadere. Su un altro 25% dei casi Equitalia ha tentato invece almeno un'azione di riscossione, ma senza risultati.

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