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Equitalia, ecco come si rateizzano le cartelle esattoriali

Riaperti i termini per la rateizzazione delle cartelle Equitalia: sarà possibile fino al 31 luglio. Ecco quali sono gli strumenti a disposizione per dilazionare i pagamenti esattoriali.
A cura di Redazione
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Equitalia nei primi 6 mesi del 2014 è riuscita a recuperare tra tasse, imposte, sanzioni e altri tributi richiesti dai vari enti pubblici creditori 3,7 miliardi di euro, dato in linea col corrispondente periodo del 2013 (in media sono quasi 8 miliardi all’anno). In tempi di crisi per estinguere le cartelle esattoriali senza un salasso resta lo strumento dei pagamenti dilazionati resta il più gettonato. Secondo i dati forniti da Equitalia: al 30 giugno risultavano attive più di 2,3 milioni di rateazioni per un ammontare di circa 25,6 miliardi di euro.

Come rateizzare una cartella Equitalia

Chi ha perso il beneficio della rateizzazione perché non in regola con i pagamenti alla data del 22 giugno 2013 ha un'ultima chance: farlo entro il 31 luglio 2014. Chi ha degli arretrati da pagare può chiedere di farlo fino a un massimo di 72 rate (6 anni) presentando la domanda fine di luglio (i moduli sono disponibili sul sito internet di Equitalia nella sezione “Rateizzare”). La legge prevede tuttavia alcuni limiti rispetto alle regole generali sulla rateizzazione: il nuovo piano concesso non è prorogabile e decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive (anziché otto rate). La società di riscossione ha messo a disposizione un "vademecum del contribuente" con informazioni su rate e sospensioni.

Come si chiede la rateizzazione delle cartelle Equitalia

Si tratta del principale strumento principale messo a disposizione da Equitalia per consentire i pagamenti ai contribuenti in difficoltà. Funziona così: per chi ha debiti fino ad un ammontare di 50mila euro è necessaria una semplice domanda senza aggiungere altri documenti. Per cifre più alte pagamento dilazionato fino a 10 anni. C’è un’importante novità prevista dal recente decreto Irpef: i contribuenti che hanno perso il diritto alla rateazione perché non in regola con i pagamenti alla data del 22 giugno 2013, possono chiedere entro il prossimo 31 luglio un nuovo piano di dilazione fino a un massimo di 72 rate. "Per chi vanta dei crediti erariali o crediti commerciali nei confronti della pubblica amministrazione – spiega Equitalia in una nota – è possibile inoltre procedere alla compensazione rivolgendosi alla società di riscossione per l’assistenza". Il contribuente, se ritiene di non dover pagare le somme richieste dai creditori, può chiedere direttamente al riscossore la sospensione della riscossione: sarà l'azienda a farsi carico di inoltrare all’ente creditore stesso la documentazione presentata, evitando così al cittadino la spola tra uffici pubblici.

Cosa succede se non si pagano le cartelle Equitalia?

La legge prevede tutele per i contribuenti in debito con lo Stato e gli altri enti pubblici. Per garantire il credito da riscuotere, Equitalia può disporre il blocco dei veicoli intestati al debitore tramite iscrizione del fermo amministrativo, le cosiddette "ganasce fiscali". C'è un limite: se il debitore dimostra che il veicolo serve a svolgere il proprio lavoro non può essere bloccato. Equitalia iscrive ipoteca solo nei confronti di chi ha debiti complessivamente superiori a 20mila euro, ma non può in alcun modo pignorare la prima casa di proprietà dove il contribuente risiede e può procedere sugli altri immobili solo per debiti elevati, superiori a 120mila euro. In caso di azioni su stipendi o pensioni, la quota pignorabile procede per gradi (da un decimo a un quinto) per salvaguardare le necessità dei contribuenti con meno disponibilità economica. Nel caso di pignoramento di somme depositate sul conto corrente del debitore, non è comunque possibile includere l’ultimo stipendio o pensione affluiti sul conto, che resta nella piena disponibilità del contribuente.

Come chiedere informazioni a Equitalia

Esistono gli sportelli Equitalia sul territorio "aperti al pubblico – spiega la società di riscossione – dal lunedì al venerdì dalle ore 8.15 alle 13.15". Ci sono poi sportelli dedicati per situazioni più complesse e delicate e per gli imprenditori colpiti dalla crisi economica. Per semplificare le pratiche degli iscritti alle associazioni e agli ordini professionali, e dei contribuenti da loro assistiti, sono state siglate su tutto il territorio oltre 200 convenzioni e sono state individuate modalità di relazione con email dedicate, presenze di funzionari Equitalia in sede, appuntamenti e seminari formativi. Chi preferisce non andare allo sportello, o è impossibilitato a farlo, può consultare il sito www.gruppoequitalia.it chiamare al numero verde 800.178.078 (gratuito da rete fissa) oppure il numero +39 02.3679.3679 (a pagamento da cellulare e estero) con servizio operatore dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 18.

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