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Entro il 16 dicembre il saldo di Imu e Tasi: gli italiani verseranno 10 miliardi di tasse

Il 16 dicembre è il termine ultimo a disposizione dei proprietari di immobili non esentati dal pagamento, per effettuare i versamenti e i saldi di Imu e Tasi.
A cura di Charlotte Matteini
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Il 16 dicembre 2016 è l'ultimo giorno dell'anno in cui i proprietari di casa potranno versare il saldo relativo a Imu e Tasi. Rispetto agli anni precedenti, le aliquote sono rimaste invariate, a parte il caso di alcuni comuni che hanno provveduto a ritoccarle al ribasso, e le modalità di calcolo sono rimaste le stesse. I versamenti o saldi di Imu e Tasi si potranno quindi pagare sia con bollettino postale che con F24. La cosiddetta tassa sulla prima casa è stata abolita, rimane però presente l'Imu relativa agli immobili non esenti e la Tasi, che invece è la tassa relativa ai servizi indivisibili come l’illuminazione o la manutenzione delle strade. Ci sono comunque delle deroghe per il pagamento, per esempio chi affitta le proprie proprietà a canone concordato ha diritto ad uno sconto pari al 25%, mentre chi concede la propria casa in comodato a figli o genitori che risultano anagraficamente residenti nell'abitazione ad uso principale ha diritto a una riduzione pari al 50% del totale. L'Imu su terreni agricoli è stata abolita e quindi i proprietari non dovranno più pagarla.

I proprietari delle abitazioni principali non accatastate nelle categorie A/1, A/8 e A/9 sono quindi esentati dal pagamento, a patto però che siano residenti nell'immobile utilizzato come abitazione principale. L'esenzione vale anche nel caso in cui sull'immobile ci sia un diritto di usufrutto o sia stato assegnato da un giudice all'ex coniuge e in questo caso l'obbligo fiscale è in capo a chi abita l'immobile e non al proprietario. Sono esentati dal pagamento inoltre i fabbricati rurali strumentali, le case popolari, le abitazioni di housing sociale e quelle assegnate dalle cooperative indivise ai soci o agli studenti, tutti gli immobili non di lusso in uso a forze di polizia, forze armate o vigili del fuoco e le case di proprietà di soggetti ricoverati permanentemente in casa di cura, sempre che l'immobile non sia stato affittato e che la normativa comunale lo preveda. Dal pagamento della Tasi, invece, sono esentati i proprietari di terreni agricoli e le abitazioni principali. Se la casa risulta in locazione, l’inquilino è tenuto a pagare una quota della Tasi compresa in una forbice tra il 10 e il 30% a seconda delle disposizioni comunali, mentre il proprietario pagherà la restante quota a lui spettante.

In totale, il 16 dicembre gli italiani pagheranno nel complesso 10,1 miliardi di euro di Imu e Tasi, una media di 535 euro a testa, con punte di oltre mille euro nelle grandi città come Roma, Milano e Bologna. Qualora qualcuno dovesse ritrovarsi impossibilitato a pagare il saldo entro il 16 dicembre, potrà in seguito accedere al cosiddetto ravvedimento operoso: per i ritardi fino a 14 giorni si applica la sanzione giornaliera dello 0,1%, per quelli da 15 a 30 giorni dell’1,5% e per i ritardi da 31 a 90 giorni dell’1,67%. Alle sanzioni e importi dovuti, vanno inoltre aggiunti gli interessi legali, pari allo 0,2% annuo.

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