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Rinnovabili, la metà dei cittadini Ue produrrà autonomamente l’elettricità entro il 2050

È quanto sostiene un rapporto di Green Peace che però chiede al’Unione Europea e ai Paesi membri di mettere in atto una serie di norme legislative che posano incentivare la transizione energetica.
A cura di Antonio Palma
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Con lo sviluppo crescente della tecnologia per la produzione delle energie rinnovabili e il relativo abbassamento dei costi, la spinta dei cittadini verso la produzione autonoma della propria elettricità è cresciuta in maniera costante negli ultimi anni. Se questa spinta prosegue e verrà sostenuta da interventi legislativi, la metà dei cittadini dell’Unione europea potrebbe produrre autonomamente elettricità da fonti rinnovabili entro il 2050, soddisfacendo così il 45 per cento della domanda di energia dell’Ue. È quanto sostiene il report scientifico “The Potential for Energy Citizens in the European Union”, redatto dall’istituto di ricerca ambientale CE Delft per Greenpeace.

Secondo la ricerca, il mercato dell’energia si sta muovendo sia per quanto riguarda le fonti, da quelle fossili verso le energie rinnovabili, sia per il sistema produttivo in quanto il vecchio modello centralizzato dominato dalle grandi aziende sta facendo sempre più posto ai cosiddetti energy citizens. Proprio quest'ultimo passaggio, secondo Greenpeace, potrebbe essere la spinta giusta per il passo definitivo verso le  Energie Rinnovabili. Nella definizione di energy citizens, infatti, non ci sono solo individui o le famiglie, ma soprattutto collettivi, che possono essere condomini, intere città o enti pubblici ma soprattutto piccole e medie imprese con meno di 50 dipendenti.

Senza l’apporto di questi protagonisti la transizione verso un sistema totalmente incentrato sulle rinnovabile non sarebbe possibile. Per questo Greenpeace chiede all'Ue di eliminare le restrizioni legali e le esagerate procedure burocratiche che ostacolano e rallentano questa transizione energetica. Così facendo infatti Greenpeace calcola che la produzione domestica potrebbe soddisfare il 19 per cento della domanda di elettricità nell’Ue nel 2030, percentuale che salirebbe al 45 per cento nel 2050.

Ovviamente ci sarebbero differenze anche notevoli tra  gli stati. Secondo il rapporto, la Svezia sarebbe in proporzione il Paese leader, con il 79 per cento dei cittadini che potrebbe produrre elettricità nel 2050, mentre la Lettonia potrebbe coprire la quota più alta della domanda complessiva, con un dato dell'83 per cento del fabbisogno nazionale. Per quanto riguarda l'Italia si prevede che entro questo anno possa produrre il 34 per cento del totale dell’elettricità grazie alle fonti rinnovabili distribuite e che nel 2050 2 italiani su 5 contribuiranno alla produzione di energia. Un dato che però rischia di scontrarsi con le recenti norme legislative come dimostra il tracollo del numero di nuovi impianti fotovoltaici dopo il boom degli anni scorsi.

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