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Energia: da aprile aumenti per le bollette elettriche. In calo invece quelle del gas

Mente le bollette dell’energia elettrica aumenteranno del 2,9% quelle del gas subiranno una flessione del 2,7%.
A cura di Davide Falcioni
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Da aprile ci saranno significative novità per i consumatori italiani: mente le bollette dell'energia elettrica aumenteranno del 2,9% quelle del gas subiranno una flessione del 2,7%. A renderlo noto è l’Autorità per l’energia, precisando che sulla luce pesano i rialzi di inizio d’anno nel mercato all’ingrosso. In particolare, per l’elettricità, la spesa (al lordo tasse) per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra l’1 luglio 2016 e il 30 giugno 2017) sarà di 505,54 euro, con una variazione del +0,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 luglio 2015 – 30 giugno 2016), corrispondente ad un aumento di 3,7 euro. Per quanto concerne il gas la spesa di una famiglia residente in Italia nello stesso periodo sarà di circa 1.029 euro, con una variazione del -4,4% rispetto all’anno scorrevole, per un risparmio di circa 47 euro.

Sulla variazione della tariffa dell'energia elettrica pesano le conseguenze dei rialzi di inizio d’anno nel mercato all’ingrosso, causati dalle emergenze sui collegati mercati europei, specie quello francese, e dall’eccezionale ondata di freddo. L'incremento della bolletta elettrica sarebbe stato più significativo se non fosse diminuito il peso degli incentivi che gli italiani pagano per lo sviluppo delle rinnovabili: complessivamente gli “oneri di sistema” ora pesano per il 18,89 per cento del totale della bolletta, di cui quattro quinti sono imputabili ai sussidi alle fonti verdi.

La bolletta del gas naturale è invece in diminuzione: per i prossimi tre mesi il calo comunicato dall’Authority sarà del 2,7 per cento. Il merito non è dei minori costi della materia prima (-0,1 per cento), bensì del risparmio sui costi di trasporto e della fine dell'“assicurazione” versata agli operatori per la rinegoziazione delle forniture. In sostanza, gli operatori sono stati obbligati a modificare i contratti di lungo periodo con i produttori di gas naturale, adeguandosi ai prezzi del mercato spot. In cambio, hanno ottenuto in questi anni una sorta di compensazione che ora è giunta a termine.

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