Endorsement del Financial Times per Hillary Clinton: “E’ la miglior speranza per gli Usa”
Mancano solo otto giorni alle elezioni presidenziali Usa e i colpi di scena proseguono: nella giornata del 31 ottobre, il Financial Times, prestigioso quotidiano finanziario del Regno Unito, ha pubblicato un endorsement a favore di Hillary Clinton, sostenendo che la candidata democratica sarebbe un presidente degli Stati Uniti decisamente migliore e una speranza per gli Usa rispetto all'avversario Donald Trump. "Nonostante le sue colpe, Clinton è assolutamente qualificata per essere la prima donna eletta alla Casa Bianca. Ha il nostro endorsement. Clinton è stata First lady, senatore di New York e segretario di Stato. Donald Trump usa la denigrazione e non la diplomazia", spiega il quotidiano inglese, che sottolinea inoltre che la Clinton "offre la migliore speranza per la leadership Usa".
L'editoriale prosegue spiegando che "raramente in un’elezione presidenziale statunitense la scelta è stata così estrema e la posta in gioco così alta" e rilevando inoltre "il voto sulla Brexit rimuove un pilastro dell’Ue. La Cina sta sfidando il ruolo degli Usa nell’area del pacifico e il sistema di Bretton Woods. Con Vladimir Putin la Russia sta minacciando i confini della Nato e apparentemente orchestrando fughe di notizie per influenzare le elezioni americane", prosegue il quotidiano britannico.
"Questo è il momento per un rinnovo della leadership Usa. Un candidato ha le credenziali ed è Hillary Clinton", mentre Donald Trump avrebbe invece dimostrato "sprezzo verso la democrazia statunitense, sollevato il dubbio di elezioni truccate e non ha garantito che accetterà il risultato elettorale. Ha minacciato di mandare in carcere Clinton. La sua arroganza è senza precedenti. Il presidente è il commander-in-chief, colui con il controllo del maggiore arsenale nucleare al mondo. Trump ha un temperamento discutibile. Per tutti i suoi anni da conduttore di reality tv, non è pronto per il prime time".
Nonostante il pubblico endorsement, il Financial Times sottolinea che Hillary Clinton ha molto da dimostrare "per molti elettori, i suoi decenni di servizio pubblico non contano molto e Hillary incarna un lontano establishment. La sua campagna non ispira e ha incontrato difficoltà contro Bernie Sanders. Le elezioni sono un test per la legittimità del sistema politico americano, con profonde implicazioni per il resto del mondo. Clinton non ha la fiducia della maggioranza degli elettori. Ma è più competente di Trump".
