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Ostriche e champagne coi soldi dei cittadini? Scandalo in Emilia Romagna

L’inchiesta sui capigruppo del consiglio regionale dell’Emilia Romagna fa emergere le spese folli sostenute: pranzi nei migliori ristoranti di Roma, cene di decine di persone, addirittura gioielli in regalo.
A cura di D. F.
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Erano dei gran buongustai i consiglieri regionali dell'Emilia Romagna indagati per peculato. Dall'inchiesta condotta dei pm Morena Plazzi e Antonella Scandellati emerge che il capogruppo del Pd Marco Monari, ad esempio, dal giugno 2010 al dicembre 2011 ha speso circa 30mila euro in pasti. Spesso per due o tre commensali, in ristoranti di fascia medio-alta. Nella stagione estiva i pranzi si spostavano in riviera. Riporta Il Resto del Carlino: "C’era chi pasteggiava nel noto ristorante romano ‘Le ostriche’ al modico prezzo di 300 euro per due coperti. Oppure si spostava alla ‘Rosetta’, sempre nella capitale, e ne pagava addirittura 424. Per non parlare dei pasti nel famoso ‘Le Calandre’ dello chef Alajmo, nel Padovano, dove i conti erano nell’ordine di 340 euro (per due persone) o di 689 (per tre). Tutti pranzi o cene pagati con la carta di credito del capogruppo del Pd Marco Monari". Ma il Pdl non era da meno. Le carte dell'inchiesta dimostrano che l'ex capogruppo Luigi Giuseppe Villani, poi arrestato per corruzione, tra il giugno del 2010 e il dicembre del 2011 ha speso con la carta di credito del gruppo quasi 43mila euro: nel suo caso ai pranzi o cene partecipavano dalle 20 alle 50 persone, tra amministratori locali e dirigenti del partito. Tanto per fare un esempio, nel novembre del 2011 presso l'osteria Tre Ville di Parma Villani ha sborsato 1.750 euro per 50 commensali.

Ora i due capigruppo dovranno spiegare se quelle scorpacciate erano appuntamenti istituzionali oppure cene di lusso pagate, indebitamente, coi soldi dei cittadini. la Guardia di Finanza sta verificando gli estratti conto delle carte di credito. Ma c'è da dire che l'inchiesta riguarda tutti e nove i capigruppo dei partiti politici presenti nel Consiglio regionale dell'Emilia Romagna. Ad essere iscritti nel registro degli indagati quindi, non solo Monari e Villani, ma anche i rappresentanti di Idv, Lega Nord, Fds, M5S, Sel-Verdi, Udc e gruppo Misto, cioè i partiti dell'attuale legislatura cominciata nel 2010. Nei giorni scorsi erano balzati all'attenzione degli inquirenti i soldi spesi per un asciugacapelli, un divano-letto, alcune bottiglie di vino da oltre 100 euro, salumi, frutta e verdura, diverse penne, tra cui una da 500 euro e pacchetti di caramelle. E anche scontrini per l'utilizzo del W.C., dal valore di circa 50 centesimi. E non mancano regali costosi, come il gioiello di Tiffany di cui sempre Villani chiese e ottenne il rimborso nel Natale 2010. Prezzo: 480 euro.

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