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Emergenza neve, la beffa della turbine: arrivate senza catene, sono inutilizzabili

A Ussita, in provincia di Macerata, la turbina inviata dalla Protezione Civile è arrivata sprovvista di catene e dopo poche centinaia di metri è stata costretta a fermarsi.
A cura di Davide Falcioni
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Era attesa da giorni, da quando i primi fiocchi di neve avevano cominciato a cadere su Ussita, piccolo comune dell'appennino maceratese in parte distrutto dalle scosse di terremoto del 26 e 30 ottobre. I cittadini rimasti nella cittadina, alle pendici della catena dei Monti Sibillini, sapevano bene che, in caso di precipitazioni intense, avrebbero rischiato di rimanere bloccati, per questo l'amministrazione comunale aveva fatto richiesta di una turbina spalaneve.

Ebbene, il mezzo è arrivato questa mattina. Doveva servire per liberare le strade dalla neve, ma nella neve è rimasta bloccata perché è arrivato sprovvisto di catene. Poche centinaia di metri dopo essere partita, la turbina ha dovuto rinunciare ad andare avanti perché le ruote motrici non erano sufficienti a far trazione: "Non ho parole. Sono su tutte le furie. Stamattina è arrivata la turbina della Protezione Civile finalmente . ma è rimasta bloccata a Calcara perché senza catene. Ci rendiamo conto?", ha chiesto, comprensibilmente arrabbiato, il sindaco della cittadina.

I mezzi spazzaneve erano attesi in decine di comuni e non di rado sono stati effettivamente segnalati casi di malfunzionamenti o guasti. La turbina in viaggio per ore per raggiungere l'hotel Rigopiano, ad esempio, ieri è stata costretta a fermarsi a 700 metri dall'arrivo per essere rimasta senza gasolio. Dei vigili del fuoco sono dovuti partire a piedi e andare a prendere delle taniche, quindi effettuare i rifornimenti e far ripartire il mezzo, che tuttavia ha perso minuti preziosi.

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