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Emergenza Meningite: tutta la popolazione della Toscana sarà vaccinata

Misure straordinarie per combattere il batterio che dall’inizio dell’anno ha già ucciso due persone e colpito in particolare l’area tra Firenze, Arezzo, Prato e Pistoia. Ma le autorità ci tengono a precisare: “E’ una situazione grave, ma non è un’epidemia”.
A cura di Biagio Chiariello
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Nelle aree della Toscana che hanno registrato negli ultimi mesi un significativo aumento di casi di meningite (almeno 12) ci sarà una “vaccinazione intensiva” della popolazione. E’ il piano per contrastare il virus deciso stamattina al termine di un incontro a Roma tra il ministro della Salute Beatrice Lorenzin e i vertici di Regione, Istituto superiore di sanità e Agenzia italiana del farmaco. “Vista la grande quantità di vaccini necessaria sarà avviata anche una negoziazione con le aziende per i prezzi” ha spiegato all’ANSA il presidente dell’Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi. Il ministro Lorenzin “ha deciso di istituire un’autorità di monitoraggio permanente composta da rappresentanti di ministero, Istituto superiore di sanità e Regione Toscana, con l’obiettivo di monitorare il fenomeno e avviare misure di contrasto” ha aggiunto Ricciardi. Il primo provvedimento deciso, ha chiarito, “è stata la vaccinazione intensiva contro il meningococco C nelle aree della Toscana più colpite. I vaccini saranno dunque offerti gratuitamente a tutti i cittadini per i quali sarà necessario, incluse la fascia dei giovani e adulti. L’attenzione – ha sottolineato – è infatti soprattutto per i giovani-adulti, dal momento che i bambini risultano già vaccinati contro il meningococco C e nessun casi di meningite si è registrato in questa fascia di età”.

L'allarme meningite in Toscana

Nel 2016 la meningite ha già ucciso due persone (su 12 soggetti infettati, 10 sono stati colpiti da meningococco C). Lo scorso 21 gennaio è morto un 58enne di Fucecchio (Fi) mentre dieci giorni più tardi ha perso la vita una 65enne di Monsummano (Pt). Il batterio ha però colpito altre dieci persone, tutte nelle zone tra il capoluogo toscano, Arezzo, Prato e Pistoia. L’assessore alla sanità Stefania Saccardi parla di “situazione grave e unica nel panorama nazionale” ma non vuol sentir parlare di “epidemia”. A fargli eco è il dottor Francesco Mazzotta, direttore U.O. Malattie infettive Asl Toscana Centro: “Nessuna epidemia – dichiara a ilFattoQuotidiano.it – ma i casi registrati sono numericamente al di sopra della norma: l’attenzione è dunque alta”.

"Vaccinatevi"

E la stessa Saccardi invita tutti a vaccinarsi: “E’ un modo per proteggere se stessi e quanti ci stanno intorno. La profilassi che facciamo sempre a tutti i contatti dei casi che si verificano funziona, perché impedisce che il batterio si propaghi. La vaccinazione resta l’unica protezione contro il meningococco C”. Al 31 gennaio 2016 risultano vaccinate quasi 260mila persone(139mila nella fascia 11-20 anni, 119mila in quella fra i 20 e i 45)

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