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Emergenza immigrazione, Alfano: “Prepariamo altri 10mila posti per i profughi”

Il ministro dell’Interno ha firmato un bando per l’accoglienza di profughi nel sistema Sprar. La replica a Londra: il trattato di Schengen non si tocca perché “è una conquista di libertà”. Intanto Bruxelles convoca un vertice straordinario per il 14 settembre.
A cura di Biagio Chiariello
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L’allarme immigrazione è ancora vivo nel nostro Paese. Lo sa bene anche il Governo con Angelino Alfano che, in un'intervista al Corriere della Sera, annuncia di aver “appena firmato un bando per altri 10 mila posti nel sistema Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, ndr): vuol dire che finanzieremo i progetti di accoglienza dei Comuni per il 95 per cento dei costi". Secondo il ministro dell’Interno, il sovraffollamento dei centri di accoglienza italiani si risolve "con un sistema strutturato che preveda l'ospitalità diffusa e l'ausilio degli enti locali per evitare le reazioni violente come quelle degli ultimi mesi. Le procedure per i richiedenti asilo sono più rapide e il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sta lavorando per snellire la procedure sul giudizio di appello quando viene negato l'asilo. In questo modo possiamo rimpatriare velocemente chi non ha diritto a rimanere".

Alfano punzecchia l'UE

Il prossimo 14 settembre a Bruxelles i ministri di Giustizia e Interni dei 28 paesi dell’Ue terranno un vertice straordinario – chiesto da Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia – per individuare “misure immediate” in tema di immigrazione. "I morti nel Mediterraneo – dice Alfano – erano stati sufficienti a svegliare l'Europa ma non a determinare un'azione poderosa sulle frontiere. Ora si comprende che l'Italia è soltanto luogo di transito, il vero approdo sono i Paesi del Nord. Ma le resistenze non sono state soltanto dei tedeschi, anzi". Anche la "Francia e altri Stati appena entrati nell'Unione hanno creato dei problemi".

"Trattato Schengen non si tocca"

Ieri il ministro britannico Theresa May ha suggerito la sospensione del trattato di  Schengen e quindi di consentire la libera circolazione solo per i cittadini che possono garantire di avere un’occupazione. May definisce l’attuale livello d’immigrazione “non sostenibile”, in quanto mette troppa “pressione sulle infrastrutture, come case e trasporti, e sui servizi pubblici, come scuole e ospedali”. Alfano replica così: “Il trattato non si tocca: è una conquista di libertà: se si ritiene che per vincere la paura bisogna diminuire la libertà, ci troveremo tra qualche anno con paure peggiori avendo compresso al libertà di circolazione".

L’Italia punta al diritto d’asilo europeo

L’Italia invece punta al diritto d’asilo europeo, come spiegato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Per il ministro dell’Interno “è la strada giusta": "Se c'è cittadinanza europea e libera circolazione ci deve essere anche il diritto di asilo europeo che non si regala a nessuno che non lo meriti. L'obiettivo è quello di impedire ai profughi di scegliersi il Paese dove andare". Quanto all’emergenza nei centri di accoglienza italiani, il ministro propone “un sistema strutturato che dia l’ ospitalità diffusa e l’ausilio degli enti locali”. “Ho appena firmato un bando per altri 10 mila posti nel sistema Sprar: vuol dire che finanzieremo i progetti di accoglienza dei Comuni per il 95% dei costi”.

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